Giovedì 11 maggio, tramite Facebook è stato fatto l'annuncio dell'arresto di Yuri Guaiana. A dare la notizia, l'amico Marco Cappato, radicale e presidente dell'Associazione Luca Coscioni. Yuri Guaiana, segretario dell'Associazione Radicale Certi Diritti, si trovava in Russia per consegnare nelle mani del Procuratore Generale di Mosca una petizione firmata da oltre due milioni di persone in tutto il mondo per protestare contro il trattamento cui sono sottoposti i cittadini gay in Cecenia.

La petizione chiede inoltre alla Procura Generale di indagare su torture, arresti e morti di gay.

Una battaglia che ha portato Guaiana fino in Russia per poter consentire a tutti di vivere in completa libertà e di non essere costretti a subire soprusi per quel che si è o per chi si ama. La Farnesina si sta occupando della vicenda ed ha fatto sapere comunque di aver incontrato Yuri e che le sue condizioni al momento sono buone e non destano allarme.

Preoccupazioni sono state espresse anche dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, durante una conferenza stampa avvenuta in Senato sulle unioni civili, dove ha appreso nota la notizia dell'arresto di Guaiana ed altri quattro attivisti e dove ha evidenziato come, mentre in Italia si stia cercato di fare passi avanti nei confronti delle unioni civili, ci sono ancora posti al mondo che fanno passi indietro.

Orlando si dice preoccupato per le forze omofobe presenti in Europa.

Un breve profilo di Guaiana, l'attivista radicale arrestato

Guaiana, classe 1974, è stato nominato segretario nazionale nell'Associazione Radicale Certi Diritti nel 2011; nel 2012 ha ideato la rubrica Fuor di Pagina che ha curato anche su Radio Radicale fino al 2013.

E' anche blogger di Huffington Post Italia dal 2012, nell'ottobre del 2013 è stato eletto membro del Board di ILGA-Europe, l'Associazione internazionale di Gay e Lesbiche. Da febbraio a dicembre 2015 è stato nominato coordinatore italiano di ALDE PARTY ed infine membro della Steering committee dei membri individuali di ALDE PARTY.

La posizione radicale

Si tratta di un fatto gravissimo secondo Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, Yuri infatti stava consegnando le firme di ben 2 milioni di persone che chiedevano di far luce sui trattamenti che devono subire i cittadini gay in Russia, ma sempre secondo Riccardo Magi, nella Russia di Putin, non c'è spazio per la democrazia e per la libertà dei cittadini e dei loro diritti che son considerati crimini esattamente come l'omosessualità.