Un selfie che può costare una vita. E’ questa la sfida dell’imbecillità che porta sempre più adolescenti in mezzo ai binari di una stazione con un treno in arrivo, per provare il brivido della foto a pochi secondi da una possibile tragica fine. L’ultimo caso è di ieri sera, a Jesi, nelle Marche, dove i carabinieri hanno bloccato un quindicenne mentre camminava lungo le rotaie, smartphone in mano. Un intervento provvidenziale che, forse, ha salvato la vita ai due ragazzini che erano sui binari (uno di loro è scappato) e che si è concluso con la segnalazione alla Procura del minorenne fermato.

Tutto è successo intorno alle 19,45 di ieri sera, quando una segnalazione al 112 è partita dal personale della stazione ferroviaria marchigiana, dopo che erano stati notati due adolescenti che stavano camminando spavaldamente sulle rotaie mentre scattavano foto con lo smartphone. Senza rendersi conto di rischiare la vita e di mettere a repentaglio, in quel modo, anche la sicurezza dei convogli ferroviari in arrivo. Tutto questo proprio mentre era in arrivo un treno regionale.

La trasgressione che fa tendenza

Un fenomeno, quello del selfie sui binari, che, purtroppo, si alimenta proprio delle bravate sempre più frequenti di giovanissimi che vogliono farsi notare, incoscienti delle conseguenze possibili.

E’ questa la trasgressione che fa tendenza, selfie dopo selfie, post dopo post, per una vita più social che reale, nonostante qualche coetaneo ci abbia già lasciato la pelle. Neanche la morte arrivata a spezzare il sogno di gloria per un selfie col brivido sembra servire a troncare la catena dell’emulazione.

Oltre 150 vittime dei 'selfie' nel mondo

E pensare che proprio nel marzo scorso un tredicenne aveva visto la propria vita interrotta da un treno in arrivo, alla stazione di Soverato, in Calabria, cellulare alla mano. Anche se la ricostruzione è ancora tutta da definire. E, qualche giorno prima, la stessa cosa era avvenuta a Pistoia, vittima un sedicenne che faceva foto sui binari insieme a due amici.

Una follia contagiosa, ribattezzata “Daredevil selfie”, che sembra inarrestabile.

Tanto inarrestabile che, stando ai casi registrati dal 2014 fino ad oggi, risultano essere oltre 150 le persone in tutto il mondo, quasi sempre giovanissime, che hanno perso la vita proprio per la voglia di auto immortalarsi nel momento in cui un treno a tutta velocità si avvicinava alle loro spalle. Una sorta di roulette russa, ma con lo smartphone al posto della pistola.