È bufera sui candidati a sindaco e sulla politica di trapani e della Regione Sicilia per un giro d'affari e tangenti sui fondi sulla navigazione marittima che vede indagato anche il governatore Rosario Crocetta che avrebbe ricevuto un avviso di garanzia. Girolamo Fazio, deputato regionale siciliano e candidato a sindaco di Trapani alle prossime amministrative, è stato arrestato nel corso dell'operazione anticorruzione "Mare Nostrum" condotta dai Carabinieri dei comandi provinciali di Palermo e Trapani, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Palermo, in particolare dal procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi e dall'aggiunto Dino Petralia.
Arrestato anche l'armatore Morace
Con lui è stato arrestato anche l'armatore napoletano Ettore Morace. È stato scoperchiato un connubio finalizzato alla corruzione tra imprenditoria e politica, come spiegato dal procuratore Petralia, con assunzioni e regali in cambio di bandi e gare. In manette anche Giuseppe Montalto, capo della segreteria dell'assessore ai Trasporti della Regione Sicilia. Le indagini hanno consentito di accertare reati di corruzione, turbata libertà degli incanti, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, accesso abusivo a un sistema informatico, rivelazione del segreto d’ufficio ed installazione di apparecchiature atte ad intercettare conversazioni telefoniche.
Trapani, campagna elettorale nel caos
La campagna elettorale per le amministrative di giugno a Trapani, era stata già sconvolta giusto ieri da un'altra iniziativa della Procura. Un altro candidato a sindaco, Antonio D'Alì, senatore di Forza Italia, in precedenza alleato di Fazio e oggi suo antagonista, è stato sottoposto alla misura del soggiorno obbligato perché ritenuto socialmente pericoloso.
Ma la bufera giudiziaria ha sfiorato anche il governo: è indagata Simona Vicari, senatrice e sottosegretaria alle Infrastrutture.
L'indagine e gli arresti
Dopo l'inchiesta condotta dai carabinieri di Palermo e Trapani su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Palermo, Girolamo Fazio, candidato sindaco, ma già primo cittadino di Trapani per due consiliature fino al 2012, deputato dell'assemblea regionale con la lista del Pdl prima di passare al gruppo misto, è finito agli arresti domiciliari per corruzione e per un giro mazzette sul trasporto marittimo per le isole Egadi e Eolie.
Arrestato con custodia cautelare in carcere, invece, l'armatore Morace figlio di Vittorio, patron del Trapani calcio, entrambi proprietari della compagnia di traghetti Liberty Lines. La famiglia Morace, da sempre vicina a Fazio che è un imprenditore vinicolo, è proprietaria della Ustica Lines e della Liberty Lines che collega Trapani alle isole minori. I Morace hanno vinto le gare d'appalto sul trasporto navale in Sicilia fino ad avere una situazione di quasi monopolio con la Liberty Lines e, a quanto sostiene l'accusa, ad aggiudicarsi fondi regionali gonfiati. L'inchiesta riguarda gare regionali dal 2015 al 2016 del valore di 63 milioni di euro per le isole minori con aliscafi, e 56 milioni di euro per la Siremar.
Nella lista degli assessori designati da Fazio, c'è anche la moglie di Vittorio Morace, patron della compagnia di navigazione.
Il caso D'Alì
Ieri un altro candidato sindaco della città di Trapani, il senatore di Forza Italia, Antonio D'Alì, processato per concorso in associazione mafiosa, aveva annunciato la sospensione della campagna elettorale perché la Procura ha chiesto la sorveglianza speciale e il soggiorno obbligato ritenendolo un soggetto pericoloso.
Rolex in cambio di favori: indagata sottosegretaria alle Infrastrutture
Gli inquirenti ritengono ci sta stato uno scambio di favori tra la sottosegretaria alle Infrastrutture del governo Gentiloni, Simona Vicari, e l'armatore Morace. L'esponente del governo è indagata per corruzione: in cambio di un Rolex regalatole dall'imprenditore, avrebbe presentato un emendamento per abbassare l'Iva sui trasporti marittimi dal 10 al 4% consentendo alla società di Morace di risparmiare milioni di euro, ma causando un ammanco alle casse dello Stato di 7 milioni di euro.