Era nascosto tra i cespugli in un sacchetto di plastica, il corpicino di una neonata, partorita da qualche ora e abbandonata in un giardino a Trieste. A notarlo ieri, verso le 13 e 30, è stato il cane che una donna accompagnata dalla figlia aveva portato a spasso nell'area verde di un condominio di un complesso di case popolari. L'animale l'ha fiutata e ha richiamato l'attenzione delle donne che hanno fatto la drammatica scoperta: la piccola respirava flebilmente ed era in ipotermia; le hanno messo addosso una coperta, è scattato l'allarme e sono arrivati i soccorsi.

Portata d'urgenza in ospedale e ricoverata in terapia intensiva, purtroppo la bimba non ce l'ha fatta ed è morta alle venti di ieri sera. Le indagini degli inquirenti si sono indirizzate su una 16 enne che interrogata ha confessato.

Neonata partorita e abbandonata, il ritrovamento e il disperato tentativo di salvarla

La piccola era stata partorita da poche ore, perché nel sacchetto dove è stata abbandonata, uno di quelli usati per far la spesa, era nuda con ancora il cordone ombelicale attaccato e la placenta vicina. Il corpicino della neonata giaceva tra le erbacce e le mosche, al freddo in uno spazio in prossimità di un edificio che fa parte di un complesso di case popolari in via Costalunga a Trieste, un angolo neanche visibile dalla strada.

Ad accorgersi della sua presenza è stato il cane di una condomina che è corso proprio dove c'era la bambina nella busta di plastica lasciata a terra. Mamma e figlia, proprietarie dell'animale, lo hanno seguito fino al punto dello sconvolgente ritrovamento. Le donne, aiutate anche da un'altra vicina, si sono accorte che la bambina respirava anche se a fatica, l'hanno subito fasciata con una coperta e una felpa, e hanno chiamato il 118.

L'ambulanza è giunta in pochi minuti e la neonata è stata ricoverata all'ospedale materno-infantile Burlo Garofalo. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime per una marcata ipotermia. I medici ritengono che la piccola fosse nata 4-5 ore prima e l'essere stata abbandonata al freddo per quel numero di ore purtroppo non ha permesso di salvarla.

Ricoverata nella sezione di terapia intensiva neonatale, la bimba ha lottato sei ore contro la morte, ma non ce l'ha fatta. Alle venti di ieri sera il suo cuoricino ha smesso di battere.

Una storia di 'ordinario' orrore, confessa la mamma

La squadra mobile di Trieste si è messa subito al lavoro per trovare la madre che l'ha partorita, abbandonandola come fosse un rifiuto tra erbacce, pietre e calcinacci, e al freddo. Gli esperti della scientifica con la squadra mobile hanno passato tutta la zona al setaccio. Finché le indagini, coordinate dal pm di turno, Cristina Bacer, si sono concentrate sul caseggiato vicino al luogo del ritrovamento.

Come riferito dal Corriere della Sera, non è stato difficile risalire a una 16 enne che abita in quell'edificio e farle confessare il drammatico gesto.

Da una prima ricostruzione, la giovanissima madre l'ha partorita prematuramente e per liberarsene l'avrebbe calata con una corda dal primo piano dell'edificio dove abita. Ma è da capire l'esatto movente.

La ragazza vive in una famiglia apparentemente 'normale', con la madre che fa la cuoca e sostiene di non essersi accorta di nulla e così il compagno della madre. La 16 enne che studia per diventare a sua volta cuoca, è stata denunciata a piede libero, ricoverata e visitata da uno psichiatra. Sul corpicino della neonata che presentava ecchimosi sarà fatta l'autopsia. Resta un'immensa tristezza e il senso dell'orrore in una quotidianità apparentemente 'ordinaria'.