La corruzione non si ferma e, stavolta, nel mirino degli inquirenti sono finiti alti ufficiali della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle Entrate di Venezia, per avere intascato mazzette in cambio di favori. Diversi imprenditori del Friuli Venezia Giulia e del Veneto avrebbero corrotto due tenenti colonnello della Guardia di Finanza, tre agenti dell’Agenzia delle Entrate e un giudice tributario della commissione veneta. In totale, il procuratore Bruno Cherchi ha fatto sapere che sono state arrestate 16 persone, oltre agli alti vertici della finanza italiana, corrotti da soldi e orologi preziosi.

Mazzette alla finanza e all’Agenzia delle Entrate, purtroppo non è una novità

Non è la prima volta che finiscono in manette alti dirigenti dell’Agenzia delle Entrate (com'è accaduto nel caso di Walter Pardini, ancora in carcere), ma purtroppo chi dovrebbe gestire e tutelare la finanza italiana cade spesso vittima del denaro facile e della corruzione. Stavolta, la truffa sarebbe partita dai dirigenti dell’Agenzia delle Entrate incaricati di effettuare le verifiche nelle aziende, mentre i finanzieri avrebbero gestito i contatti, provvedendo a multare gli imprenditori non in regola con sanzioni ridottissime in cambio di denaro, regali e favori. L’inchiesta è iniziata qualche tempo fa grazie a delle intercettazioni su un’indagine non collegata a questa vicenda.

Tutti i nomi dei dirigenti arrestati per corruzione

Da quanto si può leggere sull'edizione odierna de "Il Tirreno", sono finiti in manette i tenenti colonnello della Guardia di Finanza Massimo Nicchiniello e Vincenzo Corrado, l'alto dirigente dell’Agenzia delle Entrate che operava prima a Venezia ed ora in Abruzzo, Elio Borrelli, il responsabile delle verifiche tributarie ed ex direttore dell’Agenzia delle Entrate di Venezia, Massimo Esposito, il giudice tributario Cesare Rindone.

Nella vicenda sarebbe coinvolta l'agenzia Cattolica Assicurazioni di Verona, per un contenzioso tributario di 8,8 milioni di euro, che sono diventati 2,6 milioni grazie ad un presunto accordo con il colonnello della finanza Corrado e con il direttore dell’Agenzia delle Entrate Christian David. In seguito a questo favore, ai due dirigenti sarebbero stati regalati due orologi Rolex, ciascuno del valore di 20.000 euro. Le truffe sono all'ordine del giorno, ma la corruzione da parte di chi ci dovrebbe proteggere è veramente disdicevole.