L’essere umano è pronto ad avere un contatto con altre civiltà o è ancora lontano dallo sviluppare quella consapevolezza per poter reggere un tale avvenimento? Una domanda che per alcuni non ha molto senso, dato che fino ad oggi ufficialmente non c’è traccia nello spazio di altre civiltà intelligenti oltre la nostra. Eppure nel corso degli anni, ci sono stati casi che hanno fatto nascere le teorie più disparate sulla questione vita aliena. Uno di questi (probabilmente in più importante) è stato quello del 1947 a Roswell, New Mexico. Charles H. Forgus, il vice sceriffo di Big Springs nella contea di Howard, Texas, dopo 70 anni ha rilasciato un’incredibile testimonianza, affermando di aver visto i corpi alieni all’interno del disco precipitato a Roswell.

Il caso Roswell

Il caso dell’incidente di Roswell è uno dei più controversi di sempre. Immediatamente dopo l’incidente l’Air Force affermò di aver recuperato un disco volante, per poi cambiare successivamente versione più volte, creando una grandissima confusione sul tema. Da allora però, anche ad intervalli di diversi anni, moltissimi sono stati i testimoni che si sono fatti avanti raccontando di aver visto corpi di esseri alieni deceduti durante lo schianto sul luogo dell’impatto. L’intero racconto del signor Forgus è stato raccontato in un libro intitolato "UFOs Today: 70 Years of Lies, Disinformation and Government Cover-Up" (UFOs Oggi: 70 anni di bugie, disinformazione e insabbiamento del governo) uscito il 1° giugno.

Insieme al libro è stata rilasciata l’intervista integrale al signor Forgus fatta nel 1999, quando aveva 81 anni. Nella notte dell'incidente di Roswell, il vice sceriffo viaggiò in compagnia di un altro poliziotto il cui nome non è stato rivelato, dal Texas verso Roswell, ricevendo tutti i dettagli dell’incidente sulla radio della pattuglia.

Le opinioni

Coloro che si sono interessati alla sua testimonianze ed hanno avuto la fortuna di conoscerlo, lo descrivono come un testimone affidabile e autorevole, che ha descritto nei minimi dettagli gli avvenimenti di quella notte. C’erano 4 umanoidi, con occhi grandi neri. Il loro colore era marroncino e non c’era sangue.

L’esercito americano si diede un gran da fare quella notte per eliminare tutti i resti del velivolo precipitato. Secondo l’esperto Kevin Randle, questa storia però non reggerebbe. “Il signor Forgus disse di aver ricevuto la notizia sulla radio della pattuglia. Potrebbe anche essere, ma non avrebbero mai dato le coordinate del posto, che tra l’altro è difficile da raggiungere. Inoltre la descrizione che dà dei corpi alieni è simile a quella ce siamo abituati a vedere in tv”, ha affermato. Un caso intricato destinato a rimanere nel mistero ancora per molto.