La nascita della Repubblica italiana - di cui oggi si celebra la Festa - è storicamente legata all'esito del referendum del 2 e 3 giugno 1946, dopo la Seconda guerra mondiale. Si doveva decidere il tipo di Governo da dare all'Italia. Per la prima volta votavano anche le donne in una consultazione politica di carattere nazionale. Alle urne si recarono circa 25 milioni di cittadini italiani su oltre 28 milioni aventi diritto al voto: poco più dell'89 per cento. Risultati proclamati il 10 giugno dalla Corte di Cassazione: i favorevoli alla Repubblica 12 milioni, 717 mila e 923, i favorevoli alla Monarchia 10 milioni, 719 mila e 284.

Dopo il "verdetto", Umberto II lasciava l'Italia e si recava in Portogallo

'Repubblica democratica, fondata sul lavoro'

La Costituzione statuisce che "l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro". Si tratta della Legge fondamentale dello Stato italiano, approvata dall'Assemblea costituente nel 1947 ed entrata in vigore nel 1948. Complessivamente 139 gli articoli, 18 le disposizioni transitorie e finali. Il presidente della Repubblica, eletto dal Parlamento in seduta comune, rappresenta l'unità nazionale. Il mandato ha una durata di sette anni. Il primo fu Enrico De Nicola.