Londra città violenta: un altro nostro giovane connazionale è morto nella capitale inglese. Il corpo senza vita di Pietro Sanna, 24 anni, originario di Nuoro, è stato trovato ieri pomeriggio nell'appartamento londinese dove viveva da due anni. Il ragazzo apparteneva ad una delle famiglie di imprenditori del settore turistico più note a Nuoro. Il giovane è stato accoltellato per cause che risultano ancora misteriose: potrebbe essersi trattato di una rapina o di un furto finito nel peggiore dei modi. Sul caso sta indagando Scotland Yard, con cui è in contatto il consolato italiano.

Un giovane sardo a Londra da due anni

Pietro era a Londra da due anni. Aveva raggiunto suo fratello Giomaria, poco più grande di lui - ha 27 anni - che lavora nella City, ma abita in un'altra zona della città. Pietro aveva scelto di lasciare la Sardegna, ma con l'idea di ritornarci dopo aver fatto esperienze professionali, e dopo aver perfezionato l'inglese nella "patria delle opportunità". Era entusiasta della sua vita londinese e, tramite social, aggiornava con gioia e allegria i suoi amici "storici" del liceo scientifico "Enrico Fermi" di Nuoro. Stava bene, non aveva in apparenza alcun motivo di preoccupazione, e neanche gli attentati lo avevano spaventato, a detta degli amici allibiti.

Che cosa sia accaduto nella sua abitazione ieri pomeriggio, non è ancora chiaro.

Potrebbe aver sorpreso un ladro o più ladri, che potrebbero aver reagito accoltellandolo a morte. Ci sarebbe stata una colluttazione, a cui sarebbero seguiti i fendenti mortali a causa dei quali Pietro sarebbe rimasto a terra in un lago di sangue. Sarebbe dovuto tornare a breve in Sardegna, per trascorrere l'estate da turista a casa, e godersi il mare dell'isola.

Non si capacita dell'accaduto il fratello, avvisato dalla polizia inglese e ascoltato a lungo dagli inquirenti.

Una famiglia di albergatori

Pietro era figlio di Piergraziano Sanna, albergatore molto conosciuto a Nuoro, titolare dell'Hotel Scintilla che si trova a San Teodoro, località di mare che dista circa 30 chilometri da Olbia.

Disperato e incredulo, il papà ha ricevuto la peggiore notizia della sua vita ieri, dopo essere stato avvertito dalle autorità consolari, ed è partito per Londra. La Farnesina, con il Consolato, sono in contatto con la famiglia per dare ogni forma di assistenza, insieme alle autorità britanniche. L'uomo ha detto che il quadro della situazione tracciato dagli inquirenti finora è confuso e frammentario: vuole capire cosa sia realmente accaduto a suo figlio.

Altri italiani morti o feriti a Londra

Proprio negli ultimi mesi, Londra, che per tanti ragazzi è ancora una meta ambita, una città che offre chance di vita e lavoro, è stata "teatro" di crimini violenti che sono costati la vita a dei giovani italiani.

A maggio, l'italo egiziano Hosam Ali Eisa di 20 anni, di Mantova, è stato accoltellato a morte in un parcheggio alla periferia est della città. Invece Sinuhe Pianella, 31 anni, di Breda Piave, in provincia di Treviso, è stato ferito in maniera grave con un cacciavite. Si è parlato di rapina anche in questi casi.

Londra mostra una faccia violenta o crudele, dunque, anche quando il terrorismo non c'entra affatto. Il pensiero va a Gloria e Marco, i due giovani architetti veneti che erano andati a lavorare nella città britannica anche per aiutare le famiglie, che hanno trovato la morte nello spaventoso incendio della Grenfell Tower, grattacielo popolare dove le condizioni di sicurezza erano pressoché inesistenti.