Una donna ferrarese, residente con la famiglia marito e sei figli a Migliarino, si è recata in ospedale dicendo di aver subito una caduta. I medici che l'hanno soccorsa si sono resi conto, visitandola, che poteva avere avuto un aborto spontaneo o un parto prematuro, ma la donna è svenuta ed è entrata in coma. Risvegliatasi dal coma dopo due giorni ha raccontato ai sanitari di aver partorito e nascosto il feto nel freezer. I Carabinieri si sono immediatamente recati presso l'abitazione e hanno fatto la macabra scoperta. Secondo i primi riscontri effettuati dai militari dell'Arma si trattava di un feto prematuro di circa 7 mesi.

La vicenda raccontata da alcuni parenti

Secondo alcuni parenti, intervistati dai media locali, la madre stava seguendo una cura che prevedeva l'assunzione di determinati medicinali che hanno causato alla donna una emorragia. L'emorragia avrebbe provocato il parto prematuro o l'aborto. Infatti, ancora, non è certo se quando è stato 'sepolto' nel freezer il neonato fosse ancora vivo. Ad accertarlo sarà l'autopsia.Il marito, da parte sua, ha detto di non essere a conoscenza dello stato interessante della moglie. Versione confermata anche dai parenti, che aggiungono che nemmeno la donna sarebbe stata consapevole dell'ennesima gravidanza.

Quali problemi hanno portato a questa tragedia?

Sempre secondo i parenti, intervistati dai quotidiani locali, si trattava di una famiglia numerosa, ma per bene.

Non avevano particolari problemi economici e lavoravano sodo per mantenere tutti quei figli. Anche se è difficile in questi casi cercare delle attenuanti, i familiari intervistati sono convinti che la donna non era pienamente cosciente quando ha nascosto il feto nel congelatore e non comprendeva quello che stava facendo.

La procura ha aperto un' indagine, a seguito della segnalazione dei sanitari, che dovrà, innanzi tutto, accertare se il neonato era vivo al momento del parto o se fosse nato morto.

Da questo deriverà, come conseguenza, la posizione giuridico - penale che verrà attribuita in primo luogo alla donna, ma anche, eventualmente al marito. Le indagini dovranno valutare a trecentosessanta gradi la situazione familiare. Infatti, nonostante le parole dei parenti che hanno descritto la famiglia come felice e perbene, gli inquirenti, secondo le risultanze delle prime indagini svolte, hanno trovato una situazione di assoluto e completo degrado.