Perché mai una donna in avanzato stato di gravidanza e sul punto di partorire si trovava da sola in una foresta? Da chi o da cosa scappava? Cosa potrebbe esserle accaduto? Era stata minacciata o era in grave pericolo di vita? Domande finora rimaste senza risposta.

Un giallo che forse solo la conclusione delle indagini in corso potrà risolvere. Il fatto certo quanto sconvolgente è che una donna di 38 anni, a bordo della propria auto ha partorito da sola in una foresta della Sassonia, regione tedesca, per poi morire dissanguata.

La scoperta fatta da un passante

Un uomo di 50 anni stava passeggiando con il suo cane nei boschi di Dresda, nella Sassonia, in Germania, nelle vicinanze di uno stagno, quando è stato improvvisamente scosso dalla vista di un rivolo di sangue. Inizialmente pensava a un ferito, o peggio a una persona morta a causa di un incidente di caccia.

Ma seguendo il breve sentiero di sangue, ha fatto la scoperta sconvolgente: in un'auto ferma a pochi metri di distanza, c'era una donna con a fianco un neonato piangente che evidentemente aveva partorito da pochissimo.

L'uomo ha subito chiamato i soccorsi, arrivati in maniera tempestiva. Purtroppo però a nulla sono valsi perché in ospedale la donna è arrivata già morta per l'emorragia provocata dal parto.

Sul posto anche la polizia che ha avviato un'indagine dalla quale si è appreso finora che sulle cause del decesso della neomamma non c'è nessun mistero. Dall'autopsia infatti è emerso che ha dato alla luce un bambino e poi è morta dissanguata in seguito alle complicazioni intervenute dopo il parto.

Scomparsa di casa in stato di gravidanza avanzata

La donna, Katherine K., era svanita nel nulla da casa martedì della scorsa settimana per essere trovata il sabato. Abitava a Weinboehla, una cittadina tedesca vicino a Dresda, nella Sassonia. Il suo compagno aveva dato l'allarme denunciando la sua scomparsa ed era molto preoccupato per lo stato avanzato delle gravidanza della donna e per la sua irreperibilità.

Allontanamento misterioso

Restano da capire i motivi per i quali in un momento così delicato in cui una donna conta sull'appoggio e supporto del proprio compagno e padre del nascituro, la neomamma sia stata spinta ad allontanarsi di casa e a scegliere addirittura un luogo isolato per partorire all'interno della propria macchina.

E perché, pure in un'ipotetica difficoltà relazionale, non abbia salvaguardato se stessa e il bambino, optando di andare in un ospedale a partorire in condizioni di sicurezza. La sua casa nascondeva una grave minaccia? O era forse diventata un'oscura prigione?

Purtroppo la neomamma non ha fatto ritorno, né in quell'abitazione né in un posto alternativo e non può raccontarlo. Forse gli investigatori riusciranno a venirne a capo. Il piccolo, malgrado tutto, invece è nato sano e sta bene.