Terminator "stermina" Trump, o poco ci manca. Che tra Arnold Schwarzenegger, attore ed ex governatore della California, e il presidente Donald Trump non corra buon sangue, non è una novità. Stavolta la decisione della Casa Bianca di uscire dagli accordi di Parigi sul clima, ha fatto infuriare l'ex culturista austriaco naturalizzato statunitense che si è unito al coro di proteste planetarie.

Schwarzenegger che è un convinto ambientalista, pur essendo di fede repubblicana, ha inviato un videomessaggio al presidente per condannare la sua decisione.

Un solo uomo non può distruggere il progresso

Schwarzenegger "picchia" duro. In avvio di videomessaggio dice frasi che fanno saltare dalla sedia: un solo uomo non può distruggere il nostro progresso. E poi: un uomo solo non può distruggere una rivoluzione per l'energia pulita, né catapultarci indietro nel tempo e nella storia, solo io posso, dice, con evidente autoironia e riferimento al personaggio cinematografico Terminator.

Quindi si rivolge direttamente a Trump e alla sua scelta di uscire dagli accordi di parigi: un presidente, in qualità di massimo servitore dello Stato, sostiene Arnold, ha una precisa responsabilità verso i cittadini. E cita dati: 200 mila persone che negli Usa muoiono ogni anno a causa dell'inquinamento.

In un passaggio ricorda anche Kennedy e la missione sulla Luna: "i grandi leader sono ricordati perché guardano al futuro".

Le politiche ambientali non solo fanno bene, ma fanno anche crescere l'economia. Schwarzy ha esortato i governi locali statunitensi a continuare a particarle anche in contrasto con la linea dell'amministrazione federale.

E infatti, stati quali California, New York, Colorado, e sindaci di alcuni Stati promettono di continuare a rispettare gli impegni presi a Parigi. Una sfida al presidente che ritiene di non aver niente da scusarsi. Ma ora la sua leadership internazionale sembra a rischio.

Gli accordi di Parigi

Alla conferenza sul clima di Parigi del dicembre 2015 è stata fatta una scelta importante: è stato concordato un piano d'azione globale, sottoscritto da 195 paesi, per 'salvare' la Terra.

Gli scienziati hanno lanciato l'allarme: al 2100 la temperatura sarà di circa 4 gradi in più rispetto a oggi, con conseguenze inedite se non catastrofiche, se non si aggiusta la rotta.

I paesi firmatari si sono impegnati a limitare emissioni da combustibili fossili in modo che la temperatura della terra non aumenti più di 2 gradi. Trump vorrebbe indebolire la credibilità scientifica dell'allarme e portare alleati dalla sua parte in nome dell'economia e del lavoro da tutelare. Europa, India e Cina, invece, confermano gli accordi di Parigi. Anche tante industrie legate alla green economy non vogliono più tornare indietro.

Schwarzy vs Trump, faida in atto sui social

Dalle questioni planetarie a quelle personali.

Schhwarzy è certamente un convinto ambientalista non da oggi, ma ogni "scusa" pare sia buona per riattivare ostilità tra lui e Trump. C'è una "faida" social tra i due che va avanti da mesi per i risultati molto al di sotto delle aspettative di The Apprentice, il reality show ideato e condotto inizialmente proprio dal magnate Trump quando non era presidente.

L'attore l'ha condotto in questa stagione televisiva, ma poi non ha rinnovato il contratto a causa dei bassi ascolti: sostiene che il programma sia stato boicottato dal pubblico quando ha scoperto che Trump era ancora coinvolto come produttore esecutivo, per cui continuava a percepire compensi. Questioni certo marginali rispetto alla salute del pianeta Terra.