In gioco c'è il Pacifico, ma forse anche qualcosa di più. Questa volta a fare notizia e ad alimentare particolari preoccupazioni, sono le parole pronunciate dal Segretario della Difesa USA, Jim Mattis. Lo stesso infatti ha chiarito a Singapore la posizione Usa in quest'ultimo frangente della "questione nordcoreana", decretando una netta chiusura in merito alle mire di espansione del dittatore Kim Jong-un sul Mare Cinese Meridionale.
Usa: non lasciare il 'campo libero' a Pyongyang
Mattis ha inoltre dichiarato che la cooperazione tra Cina e Usa continua e darà presto i suoi frutti.
D'altronde, precisa Mattis, la Corea del Nord rappresenta, ora come ora, un rischio palese per tutti. Il punto che segna una svolta decisiva nella politica estera delle nazioni coinvolte nell'ipotesi Terza Guerra Mondiale, dopo le sanzioni attuate a Pyongyang dall'Onu in merito ai test missilistici degli ultimi periodi, è appunto la cooperazione decisiva della Cina al fianco di Washington: episodio che, dall'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, ha dello storico.
Non è infatti cosa di tutti i giorni, il fatto che Pechino abbia votato una mozione affiancando gli Usa nella sua battaglia al disarmo di Pyongyang, che per Mattis rappresenta un pericolo ancora "chiaro e attuale". Tuttavia il rovescio della medaglia è un altro.
Per quanto riguarda l'aiuto della Cina, Mattis si è dichiarato infatti soddisfatto, come del resto Donald Trump. Ma nulla di tutto ciò, prosegue Mattis al meeting Shangri-La Dialogue, presuppone che gli Usa lasceranno il campo libero a Pechino per un espansione nel Pacifico, da sempre meta ambita per la Cina e una zona di commercio indispensabile per molti paesi asiatici,uno tra tutti il Giappone.
Usa 'rassicurano' il Giappone
Se così stanno le cose, la presenza statunitense nel Pacifico ha anche il ruolo secondario di "tutelare l'alleato giapponese". Dello stesso parere è il ministro dell Difesa nipponica Tomomi Inada, che a Singapore ha ribadito con fermezza che la presenza costante degli Usa nella zona India-Pacifico può tenere sotto controllo la situazione della regione con regole precise.
"Accogliamo con favore la politica statunitense per rafforzare la sua posizione" ha proseguito, sottolineando l'indispensabile ruolo svolto da Washington in questa fase delicata della questione nordcoreana. E' stato invece diplomatico il commento di He Lei, capo della delegazione di Pechino, sostenendo che Stati Uniti e Cina devono impegnarsi affinché che non ci sia alcun conflitto, ma anche nel "mantenere il rispetto reciproco".