Continuano le polemiche attorno stabilimento balneare Punta Canna di Lido di Chioggia in provincia di venezia a causa della gestione di Gianni Scarpa inneggiante al fascismo. Lo stabilimento è pieno di immagini di Benito Mussolini, scritte del regime con saluti romani e commenti del tipo "se non ti piace me ne frego". Già all’ingresso un cartello molto chiaro avverte che la zona è antidemocratica e a regime e non è permesso rompere le scatole. All’interno del bagno vi sono camere a gas, inni al regime, scritte sessiste e ovunque cartelli che obbligano a seguire regole ferree, altrimenti "si spara a vista d’uomo" o si ricevono "manganellate sui denti".

Playa Punta Canna spiaggia fascista

Gianni Scarpa gestisce la Playa Punta Canna di Chioggia, una spiaggia da 650 posti vicino alla foce del Brenta. Il suo ufficio è pieno di immagini del Duce e lui è un orgoglioso fascista DOC, con tanto di bandana nera e cannone alla finestra. Il giornale La Repubblica ha raccolto una serie di fotografie e audio che sono state esaminate dal questore di Venezia che ha mandato sulla spiaggia agenti della polizia scientifica e della Digos.

Tra le scritte che hanno maggiormente fatto indignare le persone vi sono quelle poste all’ingresso dei bagni: "Questi sono i gabinetti per lui, per lei, per lesbiche e gay" e all’ingresso dello stabilimento "Niente bambini e buzzurri".

Cartelli fascisti affissi sono per ridere, il post di Matteo Salvini

In realtà le persone hanno sempre riso e scherzato sui cartelli affissi allo stabilimento balneare di Chioggia gestito da più di tre anni da Gianni Scarpa, che lo ha reso in questo modo folcloristico e diverso dagli altri. Ma con i tempi che corrono non c’è da scherzare e basta una parola di troppo per essere bollati come razzisti, fascisti, sessisti, omofobi e transfobici, quindi la palla è passata alla Procura di Venezia.

Alcune frasi sono piuttosto forti, come quella contro i tossici che andrebbero ''tutti sterminati'', oppure contro la democrazia che a Gianni Scarpa ''fa schifo'' e contro il Papa che vorrebbe costruire ponti: ''bisognerebbe costruirgliene uno da Roma a Buenos Aires così se ne torna da dove è venuto''.

Il gestore della Playa Punta Canna è stato iscritto nel registro degli indagati per apologia del fascismo, ma ha la solidarietà di tutto il mondo di Internet, compreso il leader della lega Matteo Salvini che è disposto ad offrirgli gratuitamente assistenza legale come ha fatto sapere con un post su Internet.