Aveva solo 41 anni Chester Charles Bennington, nato a Phoenix il 20 marzo 1976. Cantante di grande talento, forse destinato a restare nella storia della musica, almeno nel suo genere. La rivista americana Hit Parader lo aveva consacrato tra i migliori, inserendolo al 46° posto nella speciale classifica dei primi cento cantanti metal di tutti i tempi.
Un continuo travaglio i primi venti anni di Chester, trascorsi interamente in Arizona. Figlio di genitori divorziati, rimase praticamente solo con il fratello e due sorelle. A due anni sapeva già cantare e a all'età di undici anni fumava marijuana.
Vittima di abusi sessuali per sei anni durante l'infanzia e l'adolescenza, fece uso di droghe pesanti e venne anche arrestato. A venti anni ebbe la sua prima figlia.
L'idea latente del suicidio. Solo la musica lo aveva tenuto in vita, come da Chester stesso dichiarato. E ce l'aveva fatta a realizzare quell'unico suo sogno, che era quello di cantare, diventando uno dei migliori, la voce dei Linkin Park.
Vita e carriera piene di aneddoti quelle di Chester: nel 2006 l'adozione di Isaiah, fratellino della sua primogenita. Poi, nel 2007, la frattura del polso durante il concerto di Melbourne e, nel 2015, l'infortunio alla caviglia prima del concerto di Indianapolis.
Un mese fa la sua ultima esibizione, in Italia, al Parco di Monza.
Chi aveva assistito all'evento non avrebbe mai potuto immaginare il tragico epilogo di una esistenza così tormentata. Eppure, dalle stesse parole di Chester si sarebbe potuto ricavare il riemergere di quella idea latente del suicidio, sovrastata soltanto dalla musica.La stessa musica che raccontava di quel demone che il cantante dei Linkin Park aveva da sempre combattuto.
Il 18 maggio, dopo un concerto, Chris Cornell, cantante dei Soundgarden e grande amico di Chester, si era impiccato nella sua stanza d'albergo a Detroit. Chester gli aveva dedicato una toccante lettera sui social. I can't imagine a world without you in it, aveva scritto all'amico.
Chester Charles Bennington si è impiccato nella sua casa di Palos Verde Estates il 20 luglio 2017, giorno in cui il suo amico Chris Cornell avrebbe compiuto 53 anni.
Dopo la sua morte la triste notizia dell'hackeraggio del profilo Twitter della moglie del cantante, poi ripulito. Tra le foto rimaste, quella di un post-it del figlio attaccato su una tazza di caffè: love life because it's a castle of glass.