Castel Guelfo. È morto in un incidente stradale la sera del 4 luglio Cristiano Lucchinelli, il 36enne figlio di Marco campione mondiale della classe Moto 500 nel 1981 e protagonista di epiche gare con Kenny Roberts, Randy Mamola e altri campioni della specialità. Cristiano Lucchinelli, poco dopo le 20, nella frazione di Poggio Piccolo nel Comune di Castel Guelfo nel Bolognese era in sella alla sua Mv Augusta proprio su via Poggio Piccolo quando un Suv di tipo Land Rover Discovery ha svoltato a sinistra da via dell’Industria. L’impatto è stato tremendo, il giovane centauro è stato sbalzato dalla moto e ha sbattuto violentemente contro un muretto.
Per lui, purtroppo non c’è stato nulla da fare nonostante i soccorsi siano arrivati quasi subito insieme con i carabinieri di Imola che hanno eseguito una lunga serie di rilievi dell’incidente, fino a oltre le 23. L’uomo alla guida del Suv, un 48enne italiano, è stato denunciato per omicidio stradale perché pare non aver dato la precedenza alla moto. Ora il 48enne sarà sottoposto ad esami per vedere se era sotto l'effetto di alcol o droga. Ancora non si sa, invece, se verrà effettuata un'autopsia sul corpo di Cristiano
Cristiano aveva ereditato dal padre la passione per le moto
Cristiano aveva ereditato dal padre Marco la passione per le moto, per la velocità e anche per gli eccessi tanto che ambedue erano stati trovati con cocaina e Marco aveva sperimentato anche la dura vita del carcere.
Insomma, davvero una “Vita spericolata” per ricordare una splendida canzone di Vasco Rossi che il 1° luglio a Modena ha celebrato un concertone con un pubblico di circa 220mila persone.
Il paragone con Vasco c’entra qualcosa, infatti Marco Lucchinelli, aveva un altro amore, quello per la musica tanto che cantò al Festival di Sanremo nel 1982 senza riscuotere grande successo mentre ultimamente era diventato un commentatore televisivo della MotoGp e delle gesta di Valentino Rossi, Marquez, Pedrosa, Dovizioso e tutti gli altri campioni che purtroppo l’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola non ospita più così come ha perso dal 2006 la Formula Uno.
Il 36enne lavorava a corsi di guida per le moto
Tornando a Cristiano, dal 2014 lavorava con il padre e un altro ex pilota Fausto Ricci nella “Lucchinelli Accademy” facendo corsi di guida delle moto sia a livello amatoriale sia professionistico nell’autodromo di Adria. Insomma, aveva messo un po’ la testa a posto. Poi, nella prima serata del 4 luglio quella grossa auto gli ha tagliato la strada verso la vita.