E’ possibile che una civiltà aliena intelligente sia là fuori? E’ possibile che stiano inviando segnali nello spazio per mettersi in comunicazione con altre civiltà intelligenti? Benché per le grandi distanze dell’Universo ci sarebbero ovvie difficoltà di un “botta e risposta” con gli alieni, sono nati progetti con lo scopo di sondare porzioni di cielo in cerca di onde artificiali provenienti dallo spazio profondo. Uno di questi è il SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) fondato nel 1974 insieme al più recente Breakthrough Listen, partito nel luglio 2015 grazie al magnate russo Yuri Milner che promette di trovare gli alieni in 10 anni.

Proprio perché si dà estrema importanza a questo tipo di segnali, i ricercatori ritengono che una stella a circa 11 anni luce dalla Terra stia trasmettendo "messaggi" che potrebbero essere di origine aliena.

Non si esclude l'ipotesi aliena

L’astro incriminato è stato identificato con il nome di Ross 128, una nana rossa 2.800 volte più fredda del nostro Sole. Stando a quanto affermano gli scienziati, questa stella non presenta nessun pianeta orbitante nel suo intorno, il che non fa altro che aumentare il mistero. Abel Mendez, astrobiologo dell’Università di Puerto Rico, ha affermato che la stella è stata tenuta sotto osservazione per 10 minuti presso l’Osservatorio Arecibo, a Puerto Rico, ed effettivamente si è scoperto che partono segnali periodici.

“Non possiamo affermare con certezza che si tratti di impulsi alieni, ma non possiamo escluderlo. Il gruppo del SETI è stato avvisato ”, ha affermato lo scienziato.

Qualcosa di decisamente nuovo

Arecibo ha un campo di ricezione molto ampio, quindi c’è la possibilità che i segnali possano appartenere ad altri oggetti o addirittura a satelliti che potrebbero trasmettere su quelle frequenze.

Però secondo il signor Mendez, stando a quanto appare sul suo blog, ha dichiarato: “non abbiamo mai visto satelliti che trasmettono in questo modo. Di sicuro sono molto particolari”. Gli impulsi continueranno ad essere monitorati usando radiotelescopi ancora più potenti come il Allen Telescope Array della California. I ricercatori non negano che questo evento è alquanto misterioso e sperano di riuscire a capire qualcosa di più dalle prossime osservazioni. Aspettando futuri risvolti, si continua a sperare che da qualche parte là fuori, qualcuno stia cercando di contattarci.