Franco Orsi, sindaco di Albisola Superiore, piccolo comune della provincia ligure di Savona, definisce drammatica la situazione che sta vivendo in questo momento il Presidio residenziale per disabili 'La Pace' dell'Asl 2 Savonese, che rischia di chiudere alla fine di quest'anno. L'edificio, che è stato inaugurato nel giugno del 2005, è circondato da un ampio giardino, ben curato e recintato, ed è presente anche un parcheggio per le automobili sia del personale che dei visitatori. Siamo davanti, dunque, ad una sorta di oasi di tranquillità per i 12 ospiti provenienti dalle zone limitrofe.

L'imminente trasferimento a Pontinvrea

La residenza è abitata da pazienti con patologie mentali, sindrome di Down e deficit fisici. L'età media degli ospiti è di circa cinquant'anni. Costoro in futuro dovrebbero andare a vivere nel comune confinante di Pontinvrea, in una struttura privata in regime convenzionato con il servizio sanitario nazionale. La destinazione sarebbe la casa di riposo situata in via Cascinetta, la quale è gestita da Immobiliare Castello S.R.L. La sistemazione prevista non risulta molto comoda, né qualora fosse necessario trasportare i pazienti in ospedale, né per le visite ricevute dagli ospiti da parte dei loro familiari.

I lati positivi, che dovrebbero controbilanciare i disagi di questa distanza e che sembrano aver convinto una buona parte dei parenti sono stati spiegati nel corso di un pranzo offerto loro ad Albisola.

Al momento, i degenti sono seguiti da sette infermiere professionali più una generica e inoltre sono presenti un'ausiliaria e un'amministrativa. Due volte alla settimana, poi, esercitano un fisioterapista e un operatore socio-sanitario. Si sta valutando con l'Anffas quali possano essere le possibilità per cercare di ottenere un affidamento di gestione diretta del presidio, compito che l'associazione svolge già in diverse realtà del nostro Paese.

Continui tagli alla sanità

I tagli alla sanità su strutture ritenute minori di recente hanno già mietuto altre vittime. Dal 10 luglio, infatti, gli uffici del Cupa, centro unico di prenotazione ambulatoriale, sono stati chiusi al pubblico lunedì e giovedì pomeriggio, poiché nella maggior parte dei casi le impegnative vengono svolte dagli utenti telefonicamente.

Per molte persone avanti negli anni, però, poter contare su un dipendente allo sportello rappresenta un aiuto contro le difficoltà burocratiche e dunque il provvedimento avrà delle conseguenze negative. Anche per La Pace, dunque, non ci sono più speranze?