La Cina ha deciso di rendere legale la coltivazione della cannabis. Ad oggi, sono principalmente due le aree dove le piante di cannabis possono essere coltivate previa licenza, nello Heilongjiang, regione che si trova vicino al confine con la Russia, e nello Yunnas, una provincia situata nel Sud dello sconfinato stato cinese. Complessivamente, le piantagioni cinesi rappresentano la metà, a livello mondiale, di quelle destinate ad uso commerciale. I numeri più interessanti però sono rappresentati dal traffico economico capace di sviluppare quello che può essere definito un vero e proprio business della canapa.
100 miliardi di yuan
Attraverso la sua inchiesta, il South Cina Morning Post ha rivelato che, nel prossimo lustro, la Cina potrebbe ricavare qualcosa come 100 miliardi di yuan dalla commercializzazione legale della cannabis, pari a 15 miliardi di dollari. I benefici non sarebbero soltanto per le amministrazioni ma anche per le popolazioni locali. Ed è questo il motivo principale per cui, in questi ultimi anni, diversi agricoltori hanno deciso di passare alla coltivazione della canapa anziché, ad esempio, del mais, in quanto oltre ad essere più redditizia è anche più semplice da gestire.
Per ogni ettaro di campo, la cannabis può restituire un valore pari a 10 mila yuan, la valuta in uso nella Repubblica Popolare cinese, che corrisponde a circa 1500 euro.
Rispetto al guadagno generato da un ettaro di campo di mais, stiamo parlando di percentuali a volte anche superiori anche del 150-200 per cento. Ed è così che le comunità rurali possono trarre ulteriore beneficio dalla decisione presa dal governo centrale di Pechino, aumentando il loro reddito. Ne è testimonianza il passaggio avvenuto in diverse aree dalla coltivazione di lino a quella di canapa, come sottolineato dalla Yunnan Academy of Agricultural Science.
600 brevetti
Secondo un'altra fonte, citata sempre dalla giornalista Alessandra Colarizi del Fatto Quotidiano, la World Intellectual Property Organisation, in Cina si è arrivati ad una soglia di 600 brevetti sulla cannabis. La maggior parte di questi, sempre stando alle cifre riportate dalla W.I.P.O., sono stati appositamente realizzati in funzione del mercato internazionale, in considerazione del fatto che anche all'interno dei Paesi occidentali qualcosa sembra muoversi.
In Cina, la canapa è nota da oltre 3.000 anni, quando ancora il territorio prendeva il nome di Celeste Impero. Tremila anni fa, durante la dinastia degli Shang, la cannabis era utilizzata per la realizzazione di uno speciale tipo di carta.