Borgaro, piccolo comune in provincia di Torino. Nelle ultime ore i Carabinieri hanno scoperto 3 mila piante di marijuana all'interno del parco pubblico. L'enorme piantagione è stata subito posta sotto sequestro dalle forze armate. Complessivamente, il carico rinvenuto è pari a 800 chili, una vera e propria fortuna, illegale, per il proprietario, ancora rimasto senza nome. L'area in cui è stata rinvenuta la piantagione ospita spesso eventi pubblici, tra cui anche numerosi concerti durante la stagione. Dalle prime indiscrezioni, sembra che il proprietario, o chi per lui, delle piante, fosse piuttosto sicuro di passare inosservato.

Aveva, evidentemente, fatto male i suoi conti.

Il parco di Borgaro e la marijuana

Insospettabile. Borgaro Torinese non è di certo il paese che più si sente durante i telegiornali. L'improvvisa notorietà è arrivata in queste ore, per un episodio che ha dell'eccezionale. Risulta infatti difficile credere ad una piantagione pari a 3 mila piante inserita in un parco pubblico, frequentato ogni giorno da centinaia di persone. Probabilmente, la persona che sta dietro a tutta la vicenda dovrebbe aver pensato che nessuno si sarebbe messo a cercare marijuana all'interno del parco di Borgaro.

Contrariamente alle sue aspettative però, che erano forse fin troppo positive, i carabinieri hanno notato dapprima qualcosa di strano, con la sorpresa che ha lasciato il posto allo stupore, in negativo, dopo pochi secondi, quando la vicenda era divenuta fin troppo chiara.

Le piante di marijuana avevano raggiunto, in alcuni casi, un'altezza superiore anche al metro. Nonostante fossero immerse in un'area di bosco di circa 1.600 metri quadri, è stato impossibile non accorgersene per le forze armate, che hanno posto così fine alla fruttuosa piantagione.

Una fortuna nascosta nel bosco

L'episodio di Borgaro ha del grottesco, soprattutto se considerata l'ingenuità del coltivatore della piantagione, che ha creduto di poter passare inosservato per tutto questo periodo, realizzando una vera propria fortuna, ripetiamo illegale, in barba a comune e forze armate, salvo poi veder frantumare i propri sogni di gloria con il sequestro di queste ultime ore.

Se avesse rivenduto anche soltanto una parte degli 800 chili di marijuana rinvenuti dai carabinieri molto probabilmente avrebbe cambiato vita. Non aveva fatto i conti con i 5 sensi delle persone e la giustizia. A patto che vi siano dei dettagli che ancora non sono emersi, di una vicenda molto particolare.