Continua l'ondata di calore record in tutta l'Italia. Secondo i meteorologi, l'anticiclone africano Lucifero ci attanaglierà nella sua morsa per un'altra settimana ancora mentre dal 10 Agosto in poi si dovrebbe registrare un significativo calo delle temperature. Al momento, se escludiamo le regioni desertiche dell'Iran, del Pakistan e del Sahara , l'Italia è tra i paesi più caldi del mondo con temperature medie di 40° grado e picchi di 42°\43° gradi. Le regioni più colpite sono quelle del centro e del sud Italia, in particolare Lazio, campania, Puglia e Sardegna.
Le città da bollino rosso
26 le città da bollino rosso identificate dal Ministero della Salute e precisamente: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano,Brescia,Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone,Latina,Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara,Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia,Verona,Viterbo. Un tale livello di emergenza, è necessario nei casi in cui il caldo possa essere pericoloso anche per i cittadini meno a rischio. Solo bollino giallo per Genova.
Allarme ozono
Mentre impazzano sui social i posti e le condivisioni con l'ashtag #caldorecord, diventa sempre più preoccupante il livello di ozono presente nell'aria che, a causa del gran caldo, ha superato la soglia di sicurezza in molte regioni del nord Italia, in particolare Piemonte, Lombardia e Toscana.
Caldo estremo a Caserta e protezione civile allerta
Finora, molte città hanno sfiorato una temperatura percepita di circa 50 gradi ma il primato spetta alla cittadina di Grazzanise, in provincia di Caserta che, complice l'elevata umidità, registra una temperatura percepita di circa 55° a fronte dei 35° reali. Episodi simili anche in Veneto e Sardegna.
L'incredibile dato fornito dall'Aeronautica Militare, ha convinto la protezione civile regionale a prorogare l'allerta caldo in Campania almeno fino al 7 Agosto, data entro la quale si avrà un aumento delle temperature stagionali medie di circa 6 gradi. Complice anche il tasso di umidità dell'80/90 % nelle zone costiere o poco ventilate.
Le vittime del caldo
La situazione provoca grande disagio psico-fisico alle fasce più deboli della popolazione, bambini e anziani, per cui valgono le solite raccomandazioni di restare idratati e non uscire nelle ore più calde. Di ieri la notizia della morte di Franco Barbieri, 77enne ligure , deceduto a causa di un malore dovuto al gran caldo sul bagnasciuga a pochi passi dal mare. A nulla è servito l'intervento tempestivo del 118. Di poche ore fa un'altra tragedia, la morte di Giuseppe d'Abbondanza, 70enne di Teramo, deceduto in seguito a un malore mentre si trovava in un parco.