Massimo Bossetti, in carcere per l'omicidio di Yara Gambirasio, torna sulle colonne di cronaca per una dichiarazione choc della madre. Per molto tempo si è parlato del legame inspiegabile tra il DNA di bossetti, e quello denominato 'ignoto1', che apparentemente non aveva alcun legame con la sua famiglia. Con il tempo, accertata la compatibilità, si è cominciato a sospettare che la donna avesse avuto una relazione con il padre dell'assassino di Yara Gambirasio, che ad oggi è individuato nella persona di Massimo Bossetti. Dunque lui e la sorella gemella non sarebbero figli di quello che ritenevano essere il proprio padre, ma bensì di quell'uomo morto diversi anni fa.

E' stata la traccia biologica di 'ignoto1' a dare il via ad una ricerca serrata, che ha condotto poi a Massimo Bossetti. La madre che fino ad ora aveva seguito la vicenda stando dietro le quinte, è uscita allo scoperto puntando il dito contro il proprio ginecologo scomparso nel 2004, il quale aveva in cura la donna nel 1970. L'accusa è pesante, e la famiglia del medico ha già provveduto a querelare la donna, spiegando perché ritengono infondate le sue accuse.

'Ignoto1' e Massimo Bossetti

Massimo Bossetti sarebbe nato attraverso un'inseminazione artificiale fatta all'insaputa della madre? Questo è quanto emergerebbe dalle dichiarazioni della donna, che ha spiegato come sia stato possibile che il DNA del figlio combaciasse con quello di 'ignoto1'.

La signora Arzuffi ha detto: 'Io sono stata inseminata artificialmente dal mio ginecologo, e tutto ciò è stato fatto a mia insaputa.' Parole forti e gravi, che hanno scatenato la furiosa reazione della famiglia del medico. La domanda però che si pongono gli addetti ai lavori è lecita: 'Perché il medico avrebbe dovuto fare una cosa del genere?'

Querelata madre di Massimo Bossetti

Massimo Bossetti è in carcere, e la madre non aiuta certo a chiudere il sipario sulla vicenda.

La famiglia del medico accusato dalla donna, ha presentato una denuncia nei suoi confronti, adducendo anche spiegazioni sul perché non sia possibile quanto ella afferma: prima di tutto perché nel 1970 l'inseminazione artificiale non esisteva ancora. Secondo motivo, decisamente fondamentale, è che il medico quell'anno non aveva ancora ottenuto la specializzazione in ginecologia. Egli non lavorava ancora nello studio privato dove aveva in cura la madre di Bossetti, ma bensì all'interno dell'ospedale.