Bologna. Quaranta anni di differenza. Come può un uomo di 51 anni, in pieno giorno, adescare una bambina di 11 anni in una città considerata solamente fino a qualche anno fa un modello in Italia per l’ordine pubblico? Eppure è avvenuto ed è un segnale, non certamente il primo, del degrado che sta progressivamente interessando un quartiere storico come la Bolognina dove la politica era di casa fra gli abitanti, tanto che l'allora segretario del Pci Achille Occhetto la scelse per la sua famosa “svolta”. Troppo tempo è passato da allora e tanti residenti se ne sono andati visto che lo spaccio e un brutto mercato legato al sesso a pagamento ha preso ormai il sopravvento.
La bambina stava portando a spasso il suo cane
Torniamo alla triste storia avvenuta pochi giorni fa. Una 11enne, che stava portando a fare una passeggiata l’amato cane, è stata fermata con una scusa da un uomo molto più adulto e, ovviamente, più furbo, di lei. L’ha portata in una zona dove nessuno li poteva vedere, poi ha indossato un preservativo e si è fatto toccare le sue parti intime.
Poi ha raccontato tutto alla madre e alla polizia
Per fortuna, la ragazzina quando è tornata a casa ha raccontato subito tutto alla madre, compreso i particolari scabrosi. La mamma, prima quasi incredula e poi gravemente colpita passando attraverso momenti di forte sconforto, è riuscita a reagire e in breve tempo ha chiamato la polizia. Gli agenti della squadra mobile sono intervenuti celermente.
Sono andati a casa della bambina e si sono fatti raccontare nuovamente l’accaduto alla presenza pure di uno psicologo. La testimonianza dell’undicenne è stata ritenuta del tutto attendibile. Nonostante fosse ancora sconvolta, si è dimostrata molto lucida per la sua età.
L'uomo è stato arrestato poche ore dopo
A quel punto non restava che affidare alla giustizia colui che aveva commesso un atto così orribile.
Per fortuna, non è stato difficile come poteva rivelarsi. Il 51enne, qualche ora dopo, si aggirava ancora tranquillo nella stessa zona. La bambina lo ha riconosciuto e lo ha indicato agli agenti che lo hanno fermato. Si chiama M.S., nato in Germania e cittadino italiano. Da un rapido controllo delle forze dell’ordine sui loro computer, sono emersi una serie di precedenti molto simili a quello perpetrato alla Bolognina. Di conseguenza, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata nonostante abbia cercato di negare, peraltro in maniera molto confusa, di essere stato lui.