La controversia, finita su Facebook e su Youtube, è iniziata 5 giorni fa, quando Vittorio Sgarbi ha divulgato un primo video dove inveiva contro il conducente di una Lamborghini gialla che il critico d'arte ha incontrato in autostrada mentre si stava recando a Benevento. "Ci sarebbe da domandarsi perché qualcuno compra un'automobile come questa, per stare sempre davanti agli altri in corsia di sorpasso, impedendo di procedere normalmente, per esibire che lui ha i soldi per comprare una Lamborghini" tuona Sgarbi nel video. Sgarbi sostiene che il passaggio del bolide - di cui nel filmato si legge la targa - avrebbe quasi buttato fuori strada l'auto dove viaggiava, condotta dal suo autista.

La seconda puntata

L'invettiva di Sgarbi non è finita con la divulgazione del primo video. Il giorno dopo sul canale Youtube "ufficiostampasgarbi" spunta un nuovo video dove il critico d'arte torna ad attaccare il conducente dell'auto in questione, questa volta divulgandone i dati personali. "Lo abbiamo identificato, sappiamo chi è, sappiamo come si comporta e non abbiamo nessun motivo per non farlo conoscere" chiosa nel nuovo filmato, dove poi rivela nome, cognome, luogo e data di nascita, città e indirizzo di residenza dell'intestatario del lussuoso veicolo, invitando chi dovesse incontrarlo a "sputargli in faccia a nome mio".

La replica del proprietario della Lamborghini

Non si è fatta attendere la replica del proprietario della fuoriserie, un giovane imprenditore maceratese, che rincasato dal viaggio di nozze ha scoperto di essere stato oggetto delle attenzioni di Sgarbi.

Ha annunciato che tramite il proprio legale sporgerà querela per "diffamazione aggravata" e per "istigazione a delinquere", chiedendo contestualmente la rimozione del video dove vengono sciorinati i suoi dati personali, ad oggi ancora presente in rete.

La contro denuncia

Quando ha saputo dell'intenzione di sporgere querela del proprietario della Lamborghini gialla il critico d'arte ha reagito divulgando un nuovo filmato, che inizia con Sgarbi che porta alla bocca una fetta di prosciutto e afferma "me lo mangio" - riferendosi indirettamente al proprietario della Lamborghini - lanciando una nuova invettiva dove afferma di non temere l'azione legale, e annunciando di avere a sua volta sporto denuncia.

Secondo Sgarbi la Lamborghini al suo passaggio avrebbe "quasi spinto contro il guard rail" l'auto dove viaggiava, condotta dal suo autista, e sostiene di essersi rivolto alle forze dell'ordine che avrebbero fermato l'auto. Rivolgendosi alla controparte annuncia l'intenzione di denunciarlo, con riferimento alla telefonata alla polizia stradale e la testimonianza dell'autista per "attentato alla sicurezza". Ora non resta che attendere per vedere come andrà a finire la vicenda.