Non accennano a placarsi le polemiche scaturite a seguito dei violenti scontri tra richiedenti asilo e polizia durante lo sgombero di Piazza Indipendenza, che si erano stabiliti nella piazza dopo essere stati sgomberati da uno stabile occupato abusivamente. Quando la polizia si è recata sul posto sono scoppiati violenti tafferugli e scontri, da una parte i migranti che si opponevano al provvedimento e hanno iniziato a lanciare oggetti, tra cui bombole del gas, dall'altra la polizia che ha reagito con gli idranti, sotto gli occhi terrorizzati dei bambini presenti.
Ma a suscitare sconcerto e indignazione sono state le parole pronunciate da un funzionario di polizia e registrate in un video che è finito in rete: "devono sparire, peggio per loro. Se tirano qualcosa spaccategli un braccio".
Chi è il funzionario dello "spaccategli un braccio"
A rinfocolare ulteriormente le polemiche su come è stata gestita la situazione e sui metodi delle forze dell'ordine è emerso che il funzionario che ha pronunciato la frase che ha suscitato indignazione è lo stesso che tre anni fa ordinò di caricare i lavoratori della Thyssen che per difendere il loro posto di lavoro volevano recarsi a protestare nella zona dei ministeri, ma furono fermati a suon di manganellate: quattro operai che rimasero feriti.
L’allora segretario della Fiom Maurizio Landini presente nelle prime file del corteo ebbe un diverbio con il dirigente, che però fu difeso dalla questura, la quale giustificò le cariche con l'esigenza di evitare un'occupazione della stazione Termini. Questa volta invece è stata aperta un'indagine sul comportamento del dirigente.
Si tratta di migranti a cui è stato riconosciuto lo status di rifugiati
I migranti sgomberati con le maniere dure dalla polizia non sono "immigrati clandestini", bensì persone che si sono già viste riconoscere lo status di rifugiati, come hanno ricordato organizzazioni come Unicef e Medici Senza Frontiere, a cui hanno fatto seguito diverse altre Ong, tra cui Caritas e Save the children, che ha espresso preoccupazione per i 40 minori presenti tra gli sgomberati di Via del Curtatone e ha denunciato "violazioni dei diritti dell'infanzia", essendo i bambini stati esposti a momenti di tensione e di violenza.
Persone a cui le istituzioni avrebbero dovuto garantire una sistemazione dignitosa e che si sono viste sbattere in strada.
A difesa del funzionario
Mentre enti caritatevoli e Ong hanno duramente criticato l'operato della polizia e l'atteggiamento delle istituzioni, l'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia si è schierata a favore del funzionario, criticando le "strumentalizzazioni ed il clamore" frutto di una frase forte pronunciata però durante un contesto di forte tensione, dopo che le forze dell'ordine erano state bersagliate da oggetti di ogni genere, tra cui bombole del gas.