Durante il Meeting di Rimini, il premier gentiloni ha ribadito la sua posizione di assoluta vicinanza alla città di Barcellona, orrendamente colpita dall'attentato terroristico che ha coinvolto in poche ore anche la cittadina di Cambrils. Un premier che si è dimostrato piuttosto tranquillo sulla questione "sicurezza italiana", e che ha ribadito di non temere le minacce apparse di recente su alcuni siti islamici, frutto di una propaganda che ormai si serve di internet per tenere il mondo occidentale sotto lo scacco del terrore.
'L'Italia non può sentirsi al riparto dall'Isis'
Proprio durante il meeting, il premier ha dichiarato che la minaccia è piuttosto estesa, e che "neanche l'Italia può ritenersi fuori dal rischio di un attentato". Gentiloni che ha rimarcato la vicinanza anche alle nostre forze dell'ordine, alle quali è affidata la sicurezza del Paese. "E' importante unirsi attorno a chi lavora per la nostra sicurezza", ha ribadito.
Una 38esima edizione del meeting, che purtroppo non può non aprirsi con un omaggio da parte del presidente Gentiloni alla Spagna, e in particolare a Barcellona per l'attentato rivendicato dall'Isis. Una città che il premier non ha esitato a definire" città splendida e amica", purtroppo colpita al cuore con la strage della Rambla.
Gentiloni: 'Il terrorismo non ci farà a rinunciare alla libertà''
Premier che in molte occasioni ha sottolineato la necessità di non lasciarsi intimorire dal terrorismo, perché per vincere la partita con l'Isis è importante prima di tutto "non rinunciare alla nostra libertà".
Ha proseguito, il premier, dichiarando che anche se l'Isis ha fallito nel tentativo di diventare un vero e proprio Stato, tuttavia "non è possibile abbassare la guardia, soprattutto in un momento così delicato".
Sui migranti
Nel meeting il premier si è anche espresso sulla questione scottante migranti, ribadendo che "la soluzione sta nel governo dei flussi e nel contrasto deciso dell'immigrazione clandestina". Tutto ciò - ha proseguito- deve essere unito ad una gestione idonea del fenomeno, con il quale "bisognerà necessariamente fare i conti prima o poi".
Un 'Italia che per Gentiloni ha già mostrato il suo lato umanitario salvando la reputazione dell'Ue in più di una occasione. "Il fenomeno migratorio è di lunga durata e resterà lì", sottolinea Gentiloni, sostenendo che l'impegno ad agire con tolleranza porterà inevitabilmente a buoni risultati. "Chi semina odio. non farà buoni raccolti".