L'allerta è massima a Houston dove la popolazione si sta preparando all'arrivo di quella che fino a ieri sembrava una tempesta tropicale, mentre oggi è stata trasformata in Uragano. Scattata quindi l'evacuazione per le città costiere del Texas e per le piattaforme petrolifere dove si prevede potrebbe abbattersi da domani. La potenza distruttiva dell'uragano sarà misurata in prossimità dell'evento, ma pare che entro sabato 26 agosto potrebbe abbattersi come uragano di classe i3 sulla scala Saffir-Simpson.

La classificazione

La scala Saffir-Simpson è un sistema di misurazione dell'intensità dei cicloni tropicali.

Articolata in cinque categorie, da i1 a i5, fornisce una misura dell'intensità dei danni che un ciclone potrebbe provocare a seconda della forza e della velocità delle raffiche di vento. Sopra i 119 km/h i cicloni vengono definiti tempeste topicali, mentre con una classificazione di i3, come nel caso di Harvey, i venti possono raggiungere la spaventosa velocità di 178-208 km/h.

Si fa incetta di viveri

L'ordine di evacuazione è stato diramato per le città di Port Aransas e Portland dalle 12 di ieri, ora locale.

Nei centri commerciali di Houston le scorte di acqua, di generi alimentari in scatola e di generatori elettrici si stanno esaurendo, mentre l'allarme è stato esteso anche ad altri stati limitrofi quali la Louisiana e il Missisipi.

il governatore del Texas, Greg Abbot, ha messo in allarme i soccorsi e ha chiesto lo stato di calamità per numerose contee costiere, comprese Houston e Corpus Christi, in modo che sia possibile utilizzare le risorse statali subito in prossimità dell'evento.

Evoluzione incerta

il timore non è legato solo alla violenza delle raffiche di vento, ma soprattutto al pericolo di alluvione ed allagamenti, in quanto si prevede che il forte maltempo potrebbe rimanere sull'area fino a mercoledì.

Rimane comunque incerta l'evoluzione dell'evento da domenica in poi, sia per quanto riguarda la traiettoria che per la violenza delle manifestazioni temporalesche e delle mareggiate.

Gli scenari prospettati sono due e sono diametralmente opposti. L'uragano Harvey potrebbe proseguire verso l'entroterra texano, perdendo a mano a mano potenza, oppure ritornare sui suoi passi dirigendosi di nuovo verso il Golfo del Messico e le coste appena flagellate, riprendendo forza e apportando ulteriore maltempo sulle zone già colpite.

Ike Allison e Matthew

Il ricordo del terribile uragano Ike che nel 2008 si è abbattuto sul Texas è ancora molto vivo nella comunità, così come la tragedia del 2001 quando la tempesta tropicale Allison,con la sua forza distruttiva, provocò addirittura la morte di 55 persone e un numero esorbitante di sfollati. Ma rimane vivo anche il ricordo di Matthew che nel 2016 si scaricò prevalentemente in America Centrale. Anche il presidente Donald Trump, con un Tweet, ha ricordato agli americani coinvolti di essere previdenti.