Le tensioni fra le due Coree non accennano a diminuire e la Corea del Sud ha portato a termine il dispiegamento del sistema antimissile Thaad sul suo territorio, installando provvisoriamente quattro intercettori, in un ex campo da golf a circa 300 chilometri a sud di Seul e a circa 18 chilometri a nord di Seongju, oltre ai due installati precedentemente. Una mossa, questa, finalizzata ad ottimizzare la difesa della penisola sudcoreana in caso di un attacco da parte del regime di Pyongyang e ad aumentare la sicurezza della popolazione dalle minacce nucleari e missilistiche sempre più insistenti di Kim Jong-un.

Nel frattempo, il Nordcorea ha manifestato - attraverso le parole del ministro delle relazioni economiche esterne, Kim Jong-jae - l'intenzione di rispondere all'inasprimento delle tensioni degli Stati Uniti adottando forti contromisure.

Situazione in Corea del Sud

Il completamento del dispiegamento del sistema antimissile Thaad ha causato nella città di Seongju scontri fra i residenti manifestanti nel tentativo di impedire l'accesso degli intercettori nell'artiglieria e le forze di sicurezza. Tuttavia, l'ira non è soltanto degli agricoltori locali che temono le conseguenze dannose dei radar sulla salute e sulle loro coltivazioni, a insorgere sono anche Russia e Cina, poiché convinti che il Thaad possa spiare le loro basi militari.

In modo particolare, Pechino, attraverso Geng Shuang, il portavoce del ministro degli Esteri, ha fatto sapere che avverte la minaccia della sicurezza nella sua zona di influenza e, per questo motivo, chiede alla penisola sudcoreana di rimuovere le apparecchiature.

Eastern Economic a Vladivostok

Alla riunione planetaria del forum economico di Vladivostok, in Russia, il presidente sudcoreano, Moon-jae, assicura che non ci sarà alcuna guerra, ma invita la comunità internazionale a rafforzare le sanzioni contro Pyongyang, convinto che i Paesi russo e cinese condividano una tale posizione, sperando che ciò possa indurre il "Supremo Leader" o "Brillante Compagno", Kim Jong-un, a rinunciare allo sviluppo delle armi nucleari.

Dello stesso parere è il presidente russo, Vladimir Putin, il quale crede che le parti coinvolte avranno buon senso e senso di responsabilità tali da risolvere la questione aprendosi al dialogo.

Federica Mogherini, l'Alta rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea, esorta gli Stati membri ad adottare sanzioni autonome contro il Nordcorea e chiede, inoltre, di incrementarne la pressione economica e diplomatica.

Rivalità fra le due Coree

Lo stato di tensioni fra la Corea del Nord e quella del Sud ha una storia che comincia nel 1945, immediatamente dopo la Seconda Guerra mondiale, che ha visto la bruciante sconfitta del Giappone, al quale la Corea era annessa sin dal 1910. La penisola fu divisa, lungo il 38° parallelo, in due zone d'occupazione: l'una sotto il dominio russo e l'altra sotto la dominazione americana.

Un nuovo governo, libero e indipendente, che avrebbe dovuto assumersi l'incarico di riunificare la penisola non si costituì mai. Le elezioni del 12 dicembre 1948 proclamarono presidente della Corea del Sud, Syngman Rhee, mentre in Corea del Nord sorse una Repubblica Democratica popolare di Corea, di stampo comunista presieduta da Kim Il-Sung (il nonno dell'attuale dittatore).

La guerra, che durò dal 1950 al 1953, sancì la sconfitta del Sud Corea e Seul fu occupata dai nordcoreani. Il 10 luglio cominciarono le trattative di pace, ma si tornò alla situazione precedente al conflitto. Fu aperta una conferenza - nella primavera del 1954 - per risolvere la questione, ma i buoni propositi si arrestarono al secondo giorno di lavori: ad oggi, la situazione è immutata.