Un'inchiesta di Tommaso Carboni e Francesco Semprini per il quotidiano "La Stampa" svela tutti i numeri del traffico di persone, un business che porta nelle tasche dei trafficanti qualcosa come 35 miliardi di euro all'anno. Un giro d'affari per la criminalità organizzata inferiore solo a quello di droghe e armi. La maggioranza dei guadagni è realizzata in Africa, dai paesi della costa occidentale al Corno d'Africa, passando per la Nigeria, dove le speranze di condizioni di vita migliori di centinaia di migliaia di persone vengono soddisfatte da trafficanti privi di scrupoli.

Solo dalle coste nordafricane sono giunti in Italia circa 600mila migranti negli ultimi tre anni.

Organizzazioni criminali potenti e ben organizzate

Per contrastare i trafficanti di persone è necessario capire le dinamiche nel quale si muovono, ad iniziare dalle tariffe dei viaggi della speranza, che negli ultimi anni si sono drasticamente ridotte, ma anche i luoghi e le modalità dei pagamenti. Elementi che possono far prevedere l'intensità dei flussi di migranti e quali rotte seguiranno. Un gruppo di studiosi della Global Initiative Against Transnational Organized Crime ha raccolto questi dati, grazie alle testimonianze dei migranti e anche dei trafficanti.

Quanto costa il viaggio

Fino a tre anni fa la traversata dalla Libia all'Italia arrivava a costare dai mille ai duemila euro o più a persona, ma poi i prezzi si sono ridotti per un duplice motivo.

Le violenze ed il trattamento disumano riservato a chi entrava in Libia con la speranza di imbarcarsi ha dissuaso i profughi siriani a scegliere quella strada, facendo diventare i migranti africani - con possibilità economiche inferiori - quali principali passeggeri della tratta. Ma anche le modalità di salvataggio, che hanno accorciato il viaggio, hanno consentito agli scafisti di ridurre le tariffe.

Mentre in passato i trafficanti dovevano condurre le carrette del mare nelle acque territoriali italiane, negli ultimi mesi si sono limitati a condurre i barconi stracarichi di persone nelle zone di salvataggio non distanti dalle coste libiche. Questo gli ha consentito di caricare fino a 150 persone in gommoni concepiti per ospitarne 60, con profitti enormi e poche spese.

Oggi per partire dalla Libia alla volta dell'Italia sono sufficienti 200 dollari, ed i trafficanti si sono persino inventati "promozioni", come un vero tour operator, che consentono di viaggiare gratis a chi presenta almeno quattro viaggiatori paganti. Nel periodo invernale quando le condizioni meteorologiche sono più rischiose i prezzi possono scendere anche sotto i 50 dollari a persona. Un sistema consolidato e difficile da contrastare. Quando a fine 2014 l'operazione Triton ha sostituito "Mare Nostrum", con un'area di operatività dei soccorritori più limitata le partenze dei barconi non sono calate, bensì è aumentato il numero dei morti in mare.

Come raggiungono la Libia

Oltre alla traversata del Mediterraneo le organizzazioni criminali lucrano sul viaggio per raggiungere le coste libiche, attraversando le frontiere di diversi paesi.

Chi per giungere a destinazione deve attraversare il Niger ed il deserto libico se la cava con una spesa di 200-400 dollari, mentre il prezzo sale in modo esorbitante per coloro che devono affrontare un viaggio più lungo. Chi parte dall'Eritrea e deve attraversare il Sudan arriva a pagare tra i 3mila ed i 5mila dollari.