Un episodio brutto e odioso quello accaduto durante un tranquillo pomeriggio di allenamento e sport a un gruppo di ciclisti sulle sponde del Lago d'Iseo. La sicurezza stradale è un tema dibattuto quotidianamente dalla stampa e dalle forze dell'ordine, che cercano di sensibilizzare sempre più gli automobilisti al rispetto di tutti gli utenti della strada. Ancora una volta però bisogna raccontare un incidente che non è stato frutto di errore o casualità, ma ponderato con il preciso intento di voler far male.

Ciclisti investiti in retromarcia da pirata della strada, poi in fuga

Uno scenario comune in autunno sulle sponde del lago d'Iseo, un gruppo di ciclisti amatori, dilettanti e professionisti che tutti insieme si allenano in compagnia. Quello che viene riportato da BresciaOggi è il racconto di un brutto incidente che ha coinvolto anche due professionisti di origini bresciane: Matteo Bono (in forza alla Uae Abu Dhabi) e Andrea Palini (della Androni Sidermec).

Per fortuna gli sportivi hanno riportato solamente qualche escoriazione, contusioni varie e ferite curate da un'autoambulanza arrivata prontamente sul posto, ma lo spavento per i ciclisti è stato tanto.

Le forze dell'ordine stanno ricostruendo l'episodio e, come riporta BresciaOggi, l'episodio ha tutti i connotati per essere considerato un gesto compiuto da un pirata della strada ancora in fuga.

Il gruppo di ciclisti in transito sulla sponda bergamasca del Lago d'Iseo avrebbe litigato con il conducente dell'auto, forse perché non riusciva a superare agilmente gli sportivi che occupavano buona parte della carreggiata.

Prima il clacson,poi gli urli, i gesti e gli insulti poi qualcosa nella testa dell'automobilista deve essere andato in coro circuito poiché, riportano i ciclisti a Brescia oggi, li avrebbe superati per poi investirli in retromarcia e scappare.

Pirata ancora in fuga, ma c'è il numero di targa

Lo spavento è stato tanto, le ferite e contusioni guaribili in poche settimane. Una contusione al polso per Andrea Palini e illeso Matteo Bono, tante mezzi rovinati e la rabbia che poteva essere una strage. I ciclisti però hanno mantenuto il sangue freddo appuntando la targa del pirata della strada prima che si desse alla fuga.

Sarebbe quindi solo questione di tempo, di giorni o forse di ore. La denuncia è già stata presentata e le forze dell'ordine sono alla ricerca di chi potrebbe essere accusato di tentato omicidio stradale, viste le nuove regole del codice della strada. Reato che potrebbe aggravarsi ulteriormente visto anche il nuovo decreto passato al Governo chiamato "salvaciclisti".