I ciclisti insieme ai pedoni sono l'anello debole tra gli utenti della strada, spesso protagonisti loro malgrado delle cronache per incidenti purtroppo anche tragici. Quel che è successo a un triatleta in Val di Fassa ha però dell'incredibile. Il Trentino Alto Adige sta sviluppando un forte tratto distintivo verso il Turismo per gli amanti delle biciclette e mountain bike, l'episodio però non può lasciare indifferenti.

Dopo l'incidente e una lunga degenza ecco recapitata la sanzione

Come riportato dal quotidiano L'Adige il protagonista della vicenda singolare è Giovanni Cavina, è un triatleta trentenne di Bologna.

Con i compagni di squadra come fanno ormai da molti anni si stavano allenando sulle strade della Val di Fassa quando purtroppo è stato investito da un'auto. L'incidente è stato fortuito e a causa di un malore dell'anziano conducente, la fatalità ha voluto che Giovanni Cavina fosse coinvolto nel sinistro. Fino a questo punto si potrebbe trattare di un normale incidente su strada ma è clamoroso ciò che è avvenuto in seguito.

Il ciclista ha dovuto sostenere una lunga e difficile degenza in ospedale come raccontato da Giovanni Calderoni, il direttore sportivo del Team Casale Polisportiva Valsanterno di Imola. Calderoni, sempre al quotidiano L'Adige, dichiara che Cavina oltre alla degenza per curare le fratture multiple ha dovuto saltare numerose gare che erano in preparazione.

Quando è stato dimesso finalmente dall'ospedale è arrivata la beffa: dal comune di Vigo di Fassa gli è stata recapitata la notifica della sanzione di quarantadue euro per la mancanza sulla bicicletta di campanello e luci. Passato il primo momento di forte stupore è arrivata la rabbia e lo sconforto sia per il ciclista che per il direttore sportivo, che si sono sentiti ulteriormente beffati dall'amministrazione di Vigo di Fassa.

La solidarietà del vice sindaco e del comandante di Vigo

"Un eccesso di normative che stravolgono il buonsenso" dichiara Calderoni, l'ufficiale di polizia stradale che ha redatto il verbale dell'incidente ha applicato la legge e quindi da un punto di vista normativo nulla da eccepire. Fermo restando che con i dispositivi richiesti, campanello e luci, l'incidente non si sarebbe potuto evitare.

Allo sfortunato atleta e alla squadra sono arrivate le scuse e la solidarietà del vice sindaco di Vigo Leopoldo Rizzi e del comandante della polizia locale Gianluca Ruggiero che per ricucire lo strappo hanno proposto una cena e di offrire una pizza alla squadra. La proposta è stata accettata dal direttore sportivo e dal team che si definiscono scherzosamente una ciclo enogastronomica.