Aveva cercato senza successo un Taxi nella notte romana dopo una serata trascorsa con un'amica in un pub in centro. Proprio come le due ragazze americane che a Firenze hanno denunciato di essere state stuprate da due carabinieri in servizio che le avevano accompagnate a casa dopo la discoteca. Neanche loro avevano trovato un taxi. L'analogia tra le vicende finisce qui. La vittima di questa storia, una finlandese di 20 anni, a Roma come ragazza alla pari, si è fidata di un uomo che mostrandosi gentile, si è offerto di accompagnarla a casa con l'auto che in realtà non aveva.

"Roma fa paura di notte, ti accompagno io a casa", le ha detto il suo violentatore, un bengalese di 22 anni. E lei si è lasciata convincere. Sono iniziati 20 minuti di terrore: minacciata, picchiata, colpita con una pietra, è stata stuprata in strada. Il tutto è accaduto nella capitale tra venerdì e sabato in pieno centro.

Il lavapiatti gentile si trasforma in stupratore

"Ho avuto paura di morire, è stato terribile": sotto choc e in lacrime, accompagnata poi all'ospedale, la ragazza finlandese ha raccontato l'incubo vissuto. All'alba di sabato, non avendo trovato un taxi, si è lasciata convincere dalle insistenti offerte di S.K. bengalese in Italia dal 2014 con regolare permesso di soggiorno per motivi umanitari, di accompagnarla a casa.

La ragazza, a differenza della sua amica che titubante non ha accettato, si è fidata lascinadosi ingannare dalla cortesia del lavapiatti con cui aveva scambiato qualche parola prima nel pub di via Palestro. L'uomo aveva ascoltato la conversazione nel locale della finlandese con l'amica, sapeva che cercava un modo di tornare a casa, a Roma nord, dove come ragazza alla pari fa la baby sitter e impara l'italiano, e si è fatto avanti, proponendosi di accompagnarla con un'auto che però non aveva, per trasformarsi di lì a poco in stupratore.

La violenza

E così, non appena sono rimasti soli, in pieno centro di Roma, ha tentato subito un approccio sessuale. La finlandese ha cominciato a capire il pericolo e si è messa a gridare aiuto. Le urla della ragazza hanno richiamato l'attenzione di una coppia di anziani che si è affacciata a una finestra e ha chiamato il 113.

Ma intanto l'uomo che non ha desistito, l'ha costretta a seguirlo dopo averla picchiata e colpita al petto con una grossa pietra minacciandola di morte. L'ha trascinata in un angolo buio e isolato dietro a un distributore di benzina in via Castro Pretorio, dove l'ha violentata, ancora picchiata e presa a morsi. Prima di scappare l'ha anche rapinata sottraendole 40 euro.

Indagine lampo e arresto

La ragazza sconvolta e tramortita, è riuscita a tornare dall'amica in via Palestro che ancora aspettava un taxi. A quel punto è scattato l'allarme ed è stata portata all'ospedale Umberto I dove, lampante lo stupro subito, è stata visitata e sottoposta alle prime cure. L'indagine della squadra mobile con il commissariato Viminale, coordinata dalla procura di Roma, è stata lampo.

È stato ricostruito il tragitto che la finlandese ha fatto con il suo aggressore. Sono state visionate le telecamere della zona e, anche con l'aiuto di esercenti commerciali, è stato dato un volto all'uomo. Riconosciuto anche dalla vittima, è stato rintracciato ed arrestato sul posto di lavoro. Ora è in carcere.