Stamani si è sparsa la notizia del furto di tre furgoni dell'azienda Dhl a Milano. Fino ad un paio di anni fa sarebbe stata una normale notizia di cronaca. Oggi, dopo l'ultimo attentato a Barcellona dell'Isis, non è più così. Il questore del capoluogo meneghino ha inviato una segnalazione a Roma, una delle città maggiormente a rischio attentato. Una circolare è stata spedita anche alle forze dell'ordine, Carabinieri e Guardia di Finanza, oltre alla Digos. Allerta terrorismo dunque in tutta Italia, con un'attenzione particolare soprattutto alle grandi città e metropoli italiane.
Questura: 'Normale scambio di informazioni'
La questura di Milano ha parlato di "normale scambio di informazioni", in riferimento alla segnalazione inviata a Roma. Gli stessi investigatori non possono escludere che il furto debba ricollegarsi all'organizzazione di una maxi rapina da parte di un gruppo di malviventi. Resta però in piedi la pista attentato. Negli ultimi due anni troppi furgoni hanno rappresentato il mezzo finale degli attentati di matrice islamica. Ancora vivo il ricordo della strage di Nizza, dove persero la vita 84 persone durante i festeggiamenti per la festa nazionale del 14 luglio.
L'ultimo attentato terroristico in ordine cronologico fu quello di Barcellona. La città catalana venne colpita nella sua via principale, la più conosciuta in tutto il mondo: le Ramblas.
Quattordici le vittime, inclusi due ragazzi italiani. Le modalità dell'azione terroristica ricordarono in maniera impressionante quelle che si registrarono in occasione della strage di Nizza. Un furgone rubato, lanciato poi ad alta velocità sulla folla inerme. Ieri Nizza, oggi Barcellona. Nessuno sa se l'Isis colpirà l'Italia nel breve periodo.
Il pericolo però c'è, così come l'allerta rimane massima.
Furto avvenuto la scorsa settimana
Il furto è avvenuto la scorsa settimana, tra il 4 e 6 settembre. Da allora non si è avuta più notizia circa la sorte dei tre furgoni né dell'uomo o, presumibilmente, la banda che si è resa protagonista del furto. Non è la prima volta, come riporta Il Corriere della Sera, che la questura di Milano segnala un furto di mezzi di trasporto.
Stavolta però la segnalazione è accompagnata da uno stato di allerta generale. Il motivo è da rintracciarsi nell'allerta dell'intelligence straniera all'Italia per un presunto passaggio nel nostro Paese di individui sospetti. L'Isis, dunque, continua a fare paura all'Europa e all'Italia. Uno stato di insicurezza con cui conviviamo da ormai 16 anni, all'indomani dell'attentato alle Torri Gemelle.