Alle 23.49 (6.49) in Italia una forte scossa di terremoto ha fatto tremare il Messico, il sisma di magnitudo 8.2 con epicentro al largo del Pacifico, 87 chilometri dalla costa messicana ad una profondità di circa 60 chilometri, ha fatto tremare la capitale, trentadue le vittime confermate nello stato di Oxaca e Chapas.
Il più forte in 100 anni
“Rientrato l’allarme tsunami”, che era stato diramato dalla costa messicana interessando l'Ecuador, Panama, Guatemala e Costa Rica, dice il presidente messicano Enrique Peña Nieto “È il più forte sisma dal 1932, una cosa spaventosa, un Terremoto su larga scala che è stato avvertito da circa 60 milioni di persone”.
Più potente del terremoto avvenuto nel 1985, con 65 potenti repliche, tra magnitudo 4.4 e 5.9, ed il rischio e il pericolo che ce ne siano altre nelle prossime 24 ore che potrebbero essere devastanti".
Manuel Velasco, Governatore dello stato del Chapas, ha dato ordine di evacuare le zone costiere e ridurre al minimo i danni provocati da un’eventuale onda anomala. Il Chapas è stata l’area più colpita dal sisma ed è stato dichiarato dal presidente Peña Nieto in stato di emergenza. Stime contrastanti sul sisma, il dato ufficiale diramato dal governo Peña è di magnitudo 8.2 , che sarebbe quello registrato da Centro Allerta Tsunami del Pacifico, mentre l’SSNdM (Servizio Sismolologico Nazionale del Messico) comunica che la scossa è stata di magnitudo 8.4.
La placca oceanica che spinge sotto quella americana è di magnitudo 8.1, sosterrebbe il Servizio Geologico USA.
L’intensità del terremoto ha fatto tremare anche i palazzi della capitale. Città del Messico dista circa mille chilometri dall’epicentro, la paura ha fatto riversare in strada migliaia di persone facendo scattare allarmi e alcuni quartieri sono rimasti senza energia elettrica.
En Matías Romero, Oaxaca, reportan a personas atrapadas en el Hotel Anel tras sufrir daños por el sismo. pic.twitter.com/91iItqxGx2
— Uno TV (@UnoNoticias) 8 settembre 2017
Anche l’Angelo dell’Indipendenza che si trova sul Paseo de la Reforma uno dei simboli più amati dalla popolazione della capitale, ha tremato, la grande colonna era già stata distrutta nel terremoto del 1957 per poi essere ricostruita.
I primi messaggi di persone intrappolate sotto le macerie arrivano tramite Twitter, delle persone intrappolate nell’Hotel Anel sono state tratte in salvo dalla protezione civile.
Il bilancio dei danni provocato da questo terremoto poteva essere piu grave, infatti nel sisma del 1985 dove morirono 15.000 persone l’epicentro si trovava a 18 chilometri di profondità mentre quello avvenuto ieri sera era a 58 chilometri sotto il suolo, più l’epicentro è in superfice più potente è la scossa.