Il giudice della corte federale brasiliana, Odillon de Oliveira, conferma la detenzione per Cesare Battisti, accusato di riciclaggio ed evasione fiscale, l’ex terrorista resta in custodia della polizia federale di Corumbà, per il giudice c’è il pericolo di fuga.
Pericolo di fuga
Secondo il giornale ‘O Globo’, Cesare Battisti è stato fermato mercoledì dalla polizia brasiliana che, effettuato un controllo di routine, lo ha lasciato andare. L’ex terrorista ha dichiarato che stava andando a pescare, ma che non avrebbe passato il confine restando in territorio brasiliano.
Gli agenti insospettiti lo hanno seguito e fermato proprio mentre cercava di oltrepassare il confine con la Bolivia. La misura preventiva imposta dal giudice all’italiano si basa proprio su questi fatti, “Stava cercando di passare il confine illegalmente”, dice de Oliveira, “C’è pericolo di fuga”. Secondo la testata Brasiliana ‘Estadao’, gli agenti di polizia hanno rinvenuto dei residui di polvere bianca in un contenitore di colore arancione in possesso di Battisti, la scientifica sta facendo accertamenti, potrebbe essere cocaina.
Sono protetto dall’asilo politico, non temo l’estradizione
Il brigatista ha dichiarato alla polizia federale di non temere il pericolo di estradizione, “Sono un rifugiato politico”, avrebbe detto Battisti, “ ho un visto permanente lasciato dal presidente Lula”.
L’ex presidente brasiliano, infatti, gli rilasciò il visto proprio l’ultimo giorno del suo mandato, impedendo cosi l’estradizione in Italia.
Orlando: 'Estradizione e sconto della pena in Italia'
Il ministro della Giustizia Andrea Orlando è determinato a riportare l’ex membro del Pac in Italia, in una nota fa sapere che “il governo si sta impegnando per riportare Cesare Battisti in Italia, è necessario restituire, almeno in parte, quanto è stato tolto ai parenti delle vittime”.
Angelino Alfano fa eco alle parole di Orlando twittando: “Continuiamo lavoro con autorità brasiliane”. Potrebbe essere un arresto che chiude una pagina di storia italiana.
#Alfano: "Oggi con amb.Bernardini per riportare #Battisti in Italia e assicurarlo alla giustizia.Continuiamo lavoro con autorità brasiliane"
— Farnesina 🇮🇹 (@ItalyMFA) 5 ottobre 2017
Il 27 settembre scorso, Cesare Battisti si era presentato al tribunale supremo brasiliano per presentare ricorso, il presidente Michel Temer si era espresso a favore della estradizione in Italia del terrorista.
Cesare Battisti stato condannato in via definitiva a 4 ergastoli, con l’accusa di aver preso parte a 4 omicidi di cui 2 eseguiti personalmente. Il terrorista rosso è evaso dal carcere nel 1981 mentre scontava la pena, da allora è latitante dapprima in Messico poi in Francia, dove è stato espulso per andare a rifugiarsi in Brasile, riuscendo ad ottenere lo status di rifugiato politico.