E' successo a treviso, durante una normale tratta ferroviaria all'altezza del capoluogo veneto. Sui treni delle ferrovie dello Stato spesso accadono fatti di cronaca, tra cui violenze, barbarità e danneggiamenti. In diversi casi si tratta di cittadini extracomunitari che, incuranti delle leggi e del quieto vivere, danno sfogo ai loro impulsi.

Un gruppo di giovani africani ha creato il panico su un treno

E’ accaduto la sera di sabato 30 settembre su un treno regionale della linea Venezia-Bassano, tra le stazioni di Castelfranco Veneto e Castello di Godego.

Cinque cittadini stranieri, giovani e visibilmente alterati, hanno tenuto per un'ora intera in ostaggio alcuni passeggeri presenti sul treno, aggredendo chiunque provasse a calmarli o fuggire. Tra gli sputi, insulti e minacce hanno anche aperto un estintore e lo hanno svuotato. Fortunatamente qualcuno dal treno è riuscito a chiamare i soccorsi, così all'arrivo di una gazzella dei carabinieri i 5 giovani si sono dati alla fuga. Sono fuggiti addirittura calandosi dai finestrini del treno, fermo alla stazione di un comune della provincia di Treviso. Alcuni sono stati fermati e identificati dalle forze dell'ordine, secondo le ricostruzioni degli inquirenti si è trattato di un vero e proprio viaggio da incubo.

Sul treno erano presenti decine di pendolari, specialmente di Treviso e di Bassano del Grappa. Erano circa le 21:30 quando il convoglio si è fermato alla stazione di Castelfranco veneto, quando un gruppo numeroso di giovani ragazzi africani con i mano bottiglie di alcolici è salito sul treno. Fin da subito sono cominciati i problemi, appena saliti sul treno il gruppetto ha cominciato a litigare con un giovane, spingendolo fino in all'ultimo vagone del treno.

Alcuni presenti hanno tentano di riportare la calma ma. sfortunatamente, si è ottenuto il risultato opposto: i giovani africani si sono agitati ancora di più.

La testimonianza di un passeggero

Un uomo di Bassano del Grappa, 57enne, di ritorno da Venezia in compagnia della moglie ha raccontato la sua versione. L'uomo si trovava su un convoglio non separato da porte chiuse con gli altri vagoni, perciò ha potuto assistere a tutta la scena.

Ha raccontato che ci sono state spinte e grida verso i passeggeri, e qualcuno tra loro ha anche usato un estintore. Erano presenti mamme e bambini sul convoglio e l'uomo ha suonato la campana d'allarme del treno, il pulsante di SOS, che però non ha funzionato. E' arrivato anche il capotreno, ma non ho potuto fare molto se non assistere anche lui a queste scene.