La manifestazione si snoda lungo le vie del centro, partito da largo Cairoli verso piazzale Cadorna, via Carducci, viale Papiniano, piazza XXIV Maggio, corso Italia, via Meravigli, piazza Cordusio e ancora in largo Cairoli.

Centinaia di studenti liceali e universitari protestano contro l'ultima riforma approvata dal Ministero dell'Istruzione, denominata Buona Scuola, in particolare contro l'applicazione di alternanza Scuola-Lavoro, legge 107, approvata il 13 luglio 2015.

Le motivazioni dello sciopero emergono da un'indagine dell'Unione degli studenti secondo cui il 57% dei ragazzi è costretto a seguire percorsi di alternanza scuola-lavoro non inerenti al proprio percorso di studi e il 40% degli studenti denuncia una violazione dei diritti sul luogo di lavoro, mentre il 38% degli intervistati ha dichiarato di essere stato costretto a pagare per sostenere le ore obbligatorie di lavoro extra scolastico.

Imbrattamenti e fumogeni

Il malcontento corre lungo le vie del centro; lancio di fumogeni in via Meravigli, contro palazzo Turati, sede della Camera di commercio,"Nemici degli studenti" imbrattato il muro della sede Edison in foro Bonaparte, scritte in vernice rossa sul muro del circolo pd "Aniasi" in corso Garibaldi "Non si risparmia sugli studenti"

Uova e pomodori contro le vetrine di Mc Donald's in piazza Sant'Eustorgio, in zona Navigli; la catena di fast food è considerata dai manifestanti il simbolo degli stage a basso contenuto formativo proposti dal Miur agli studenti, secondo un accordo siglato nell'ottobre 2016 tra Mc Donald's e il Ministero dell'Istruzione.

«Sono contro gli imbrattamenti e gli atti di violenza, non penso che le azioni di oggi cambieranno la situazione» Martina, studentessa al primo anno di Liceo classico Manzoni di Milano, marcia con i compagni di classe, sulla maglietta bianca una scritta uniposca nero "No licei brevi"

«Io sono qui a manifestare perché non è giusto toglierci del tempo allo studio per costringerci a lavorare metà giornata da Mc Donald's».

Tra gli studenti in protesta, anche alcuni insegnanti: 'Questa legge dobbiamo combatterla insieme'

E allora 1,2,3,4,5,10,100 passi...1,2,3,4,5,10,100 passi, sui Modena City Ramblers ci si copre naso e bocca contro i fumogeni, zaini in spalla e si continua a camminare.

Oggi Milano brucia e «forse così ci ascolteranno, la nostra rabbia è voce e azione».