E' questione di ore, al massimo pochi giorni ma Raqqa è ormai stata liberata e risulta essere completamente pulita. Un sogno atteso da molti anni che, finalmente, diventa realtà. Il primo a dar voce alla notizia è stato l'Osservatorio per i diritti umani (Ondus) seguito poi dalle Forze democratiche siriane (SdF).

La situazione non è semplice, varie testimonianze affermano che al centro della città continuano sporadici combattimenti e nei dintorni ci sono ancora punti di resistenza ma nulla sembra poter ostacolare la completa liberazione dell' ormai ex capitale del Califfato.

Tutto ciò è reso ancor più sicuro dalla bandiera issata nello stato dalle milizie filo USA che nella mattinata hanno ripreso il controllo anche dell' ospedale espugnando, così, gli ultimi due punti strategici della roccaforte.

Già da domenica, quasi trecento jihadisti appartenenti all'Isis e migliaia di civili erano stati portati via da Raqqa dopo un accordo raggiunto tra le Sdf (alleanze di milizie curde e arabe) appoggiate dagli Usa e lo stato islamico. La situazione è precipitata negli ultimi due giorni quando vi sono stati diversi combattimenti e l'Isis, in particolar modo un folto gruppo di foreign fighters, è stato relegato in una ristretta area della capitale. Stamattina l'alleanza di combattenti curdi e arabi, alleata a Washington, ha ripreso il controllo di tutta la città.

Da anni i militanti delle Sdf, supportati dagli Usa, stanno combattendo una guerriglia difficile contro l'Isis.

Dopo aver terrorizzato la popolazione interna ed estera per un lungo periodo, adesso ad essere spaventati sono proprio i famigerati foreign fighters che, sentendosi braccati, fuggono travestiti da donne, mescolandosi con i civili o approfittando della notte.

Ma la loro fuga ha le ore contate: le potenze europee sono sulle loro tracce e vengono aiutate da molti combattenti pronti a vendere i propri ex compagni in cambio di accordi per salvarsi la vita o di ingenti somme di denaro.

Anche se ipotizzato molte altre volte, con la riconquista di Raqqa, l'Isis dovrebbe iniziare a retrocedere.

L'Europa e il resto del mondo possono tirare un sospiro di sollievo in quanto l'immagine dei foreign fighters che flagellano le nostre città potrebbe diventare solamente una pagina di storia da studiare ed essere racchiusa tra quei ricordi che, pur facendo male, ogni tanto devono essere visti di nuovo per non dimenticare le atrocità subite.