Il pranzo consumato in un ristorante del lungomare di Marotta (Pesaro-Urbino) verrà ricordato ancora a lungo da una coppia. Nel weekend appena trascorso, marito e moglie avevano deciso di mangiare una pizza in un locale del lungomare di Marotta di Fano. Ad un certo punto, la donna ha accusato una crisi epilettica, che si è risolta in pochi minuti in maniera spontanea. Alcuni clienti, allarmati dalle condizioni della signora di 47 anni, si erano avvicinati al tavolo per prestarle soccorso. Tutto però doveva ancora iniziare. Dopo essersi alzato dal tavolo per pagare le due pizze senza neanche aver terminato di mangiarle, l'uomo ha ricevuto i rimproveri della titolare del ristorante.
'Mangiatela a casa la pizza'
I colleghi del Resto del Carlino riportano con dovizia di particolari quanto accaduto, riportando la denuncia della Federazione italiana epilessie. Secondo quanto dichiarato dalla Fie, l'uomo si trovava alla cassa per pagare quando la ristoratrice gli avrebbe consigliato di mangiare la pizza a casa. Questo il virgolettato riportato: "Gente come voi sarebbe meglio se ordinasse e mangiasse la pizza a casa". Il rimprovero da parte della titolare ai due coniugi si è poi concluso con il riferimento ad un presunto spavento provocato alla clientela, in riferimento alla crisi di epilessia generalizzata che aveva colpito la signora.
Secondo quanto dichiarato dalla Fie invece, così come dall'uomo, durante la crisi della 47 enne non vi era stato alcun panico fra i clienti del ristorante, che anzi si sono interessati ai due coniugi, chiedendo se potessero in qualche modo aiutarli.
Fortunatamente, come riporta la Federazione italiana epilessie, la moglie del signore non ha avuto necessità di ulteriori soccorsi, risolvendo spontaneamente la crisi avuta.
Discriminazione in Italia
La presidente della Fie ha dichiarato che in Italia i malati di epilessia subiscono in un numero sempre maggiore di episodi di discriminazione, sottolineando come l'episodio accaduto a Marotta questa domenica non sia un fatto isolato.
La signora Rosa Cervellione ha sottolineato come la discriminazione contro le persone epilettiche sia dovuta ad una scarsa conoscenza della malattia, che ogni anno colpisce nel nostro Paese 30 mila nuovi individui. Ricordiamo che fino al 17 ottobre sarà in corso la campagna Trenta Ore per la Vita, che avrà al centro proprio la malattia dell'epilessia. Il fine dell'iniziativa è di raccogliere fondi per la ricerca e sensibilizzare tutti gli italiani sul delicato tema.