Besana brianza (Milani). Intossicati dal fungo più velenoso che cresce nel nord Italia: l'Amanita Phalloides. Due coniugi di Besana Brianza in provincia di Milano non si sono accorti del fungo tossico che grazie alla sua caratteristica di polimorfismo viene spesso scambiata per specie commestibili.

I fatti

Giovedì, marito e moglie avevano raccolto, come avevano fatto centinaia di altre volte, alcuni funghi prataioli di fronte alla cappelletta dell'ospedale di Carate Brianza. Erano i funghi che preferivano, li conoscevano molto bene e li raccoglievano da sempre.

Non si sono accorti però che tra quei funghi commestibili c'era il più' velenoso di tutti i funghi: l'Amanita Phalloides, il fungo che non perdona. A soccorrere i due coniugi è stato il figlio che non è rimasto intossicato.

Per l'anziano di 79 anni non c'è stato nulla da fare. Le sue condizioni sono parse subito gravissime e dopo una lavanda gastrica d'urgenza è stato trasportato al Policlinico di Milano dove è morto per avvelenamento. Anche la donna, 78 anni, desta in gravissime condizioni, ed è ricoverata nel reparto di terapia intensiva di Desio Brianza

Angelo della morte

L'Amanita Phalloides nota anche come Tignosa Verdogola è un fungo della famiglia delle Amanitaceae. E' considerato il fungo più' pericoloso che sia presente in natura per la sua elevata tossicità, e per la somiglianza morfologica con molte qualità di funghi commestibili è infatti anche chiamato 'Angelo della Morte' e 'Ovulo Bastardo'.

Si stima che basti un milligrammo per chilo di peso corporeo per generare danni irreversibili al fegato; nel 70-80 % dei casi l'avvelenamento conduce al decesso. I primi sintomi si manifestano dopo 6-12 ore dall'assunzione del fungo. Nei rari casi in cui il paziente sopravviva quasi sicuramente dovrà sottoporsi al trapianto di fegato e/o dialisi

I consigli per una raccolta sicura

Gli esperti raccomandano sempre di far controllare i funghi che si raccoglie a esperti micologi o presso le strutture sanitarie locali dove su tutto il territorio nazionale viene offerto un servizio di controllo commestibilità gratuito dei funghi.

L'ideale sarebbe partecipare ai corsi che tutte le regioni tengono periodicamente, dove si può ottenere una buona conoscenza dei funghi. Spesso solo occhi esperti e allenati riescono a vedere le sfumature quasi impercettibili che ci sono tra un fungo commestibile e uno tossico.