Ormai per tutti il grande colpevole è lui. I tre minorenni che hanno commesso insieme con l’unico maggiorenne, il 20enne congolese Guerlin Butungu, lo stupro ai danni di una turista polacca, e di una transessuale peruviana gli hanno addossato il massimo delle responsabilità dicendo pure che gli aveva dato della droga prima del terribile atto compiuto vicino alla spiaggia di Miramare a Rimini. Non solo, quella sera fu picchiato a sangue e derubato pure un amico della turista polacca che stava passeggiando con lei sul lungomare.

Per il 20enne congolese ci sarà lo sconto di un terzo della pena

Ma il processo a Butungu si terrà con il rito abbreviato continuando il processo per direttissima il 10 novembre. Tale decisione è stata presa dal tribunale dopo che Butungu aveva confessato una serie di reati e si era detto fortemente pentito per quello che era accaduto in quella maledetta notte piena di violenza sessuale e abusi avvenuta fra il 25 e il 26 agosto. In seguito, tutti e quattro tentarono la fuga, ma quando capirono di avere sul collo il fiato della polizia i tre minorenni si consegnarono e Butungu venne arrestato mentre tentava di scappare verso nord, probabilmente all’estero. Dunque Butungu, potendo contare sulla decisione del tribunale di accettare il rito abbreviato potrà ottenere uno sconto della sua pena, per l’esattezza un terzo, per una serie veramente impressionante di reati commessi prima dello stupro di gruppo, ovvero un’altra violenza sessuale nei confronti di una donna il 12 agosto e una rapina a due giovani italiani.

E’ giusto tutto ciò in un paese dove non c’è la certezza della pena? Probabilmente no, ma così prevede la legge e così è stato concesso per non dover istruire più processi contro la stessa persona.

Forti proteste delle associazioni che chiedono il massimo della pena

Il fatto che il rito abbreviato sia previsto dalla legge non ha impedito una forte protesta davanti al palazzo di Giustizia del Movimento dalla parte delle donne e delle vittime che hanno esposto uno striscione e chiesto, urlando il più forte possibile, il massimo della pena per Butungu.

Nel processo, oltre alle vittime dello stupro di gruppo, si sono presentati come parti civili pure il Comune di Rimini, la Regione, l’Ausl unica della Romagna e l’associazione Butterfly. Di conseguenza, le ricompense prima di tutto a chi ha subito le ripetute violenze e in secondo luogo agli enti che sono stati danneggiati nell’immagine dovrebbero essere molto alte.