Stephen Costello è un cicloamatore inglese che all'età di 60 anni ancora partecipa a gare amatoriali. Al termine dell'ultima gara a cui ha partecipato in Inghilterra ha concluso novantacinquesimo in graduatoria ma sorteggiato per il controllo antidoping è risultato positivo ad alcune sostanze proibite, la giustificazione a tali accertamenti è stata molto curiosa, Costello infatti ha subito incolpato la moglie per ciò che era successo.
'Mia moglie prepara i frullati che bevo in gara'
Al termine della Stone Wheelers, gara di 25 miglia per amatori che si svolge in Inghilterra, sorteggiato al controllo antidoping Stephen Costello è risultato positivo a tre sostanze vietate: 1,3-Dimethylbutylamine, Ostarine e GW1516.
Quest'ultima sostanza è un composto molto pericoloso e potente creato da una casa farmaceutica per compattere l'obesità, ovvero brucia i grassi invece di zuccheri e delle proteine muscolari. Questo comporta un calo della sensazione di fatica a discapito delle normali attività corporee sotto sforzo.
Colto sul fatto con valori molto alti relativi a queste sostanze, la spiegazione del cicloamatore ricadeva sull'operato della moglie. Infatti per Costello era stata proprio la moglie a introdurre queste sostanze proibite (e pericolose) nei frullati che beve durante le gare. Chiamato a deporre in tribunale Stephen Costello dichiarava quanto riportato al termine della gara.
L'atleta era convinto di bere un composto di verdura, frutta e ghiaccio, tenuto all'oscuro dalla moglie delle aggiunte proibite.
Proprio la moglie, convocata in tribunale, ha sostenuto le tesi del marito. Ovvero che di sua spontanea volontà avevo aggiunto le sostanze dopanti nella borraccia del marito 60enne. La moglie, come da lei dichiarato, ha agito in buona fede avendo ascoltato le lamentele del marito in merito al suo peso e della poca agilità e spinta riscontrata in salita.
Ovviamente non avrebbe detto nulla all'uomo sapendo che non sarebbe stato d'accordo all'aggiunta di sostanze dopanti.
Le dichiarazioni della coppia sono tutt'ora al vaglio del tribunale competente, essendo le sostanze proibite e non vendibili al pubblico è stato aperto un fascicolo di indagini per capirne la provenienza. Ora il cicloamatore è stato fermato per 4 anni dalle gare amatoriali in tutta l'Inghilterra, questo caso ha fatto riesplodere la polemica intorno al doping negli ambienti amatoriali, sperando che si faccia chiarezza sulla provenienza delle sostanze.