Curiosa - per alcuni "discutibile" - la decisione presa dal Tribunale dei Minori di Bari. Nessun giorno di carcere per il ragazzo 17enne (trasferito prontamente in una comunità nella zona di Caserta dove comincerà un processo di riabilitazione) che avrà però a lungo sulla coscienza la morte di un'anziano, vittima della sua sciagurata decisione di spingerlo da una scogliera (ha compiuto lo stesso gesto anche nei confronti di un altro uomo di una certa età). A distanza di mesi arriva la decisione inaspettata.

La decisione del Tribunale

L'accaduto risale allo scorso maggio (precisamente il 2), ed il processo nei riguardi del minore doveva essere portato avanti con l'accusa di omicidio, ai danni di Giuseppe Dibello (uomo di 77 anni) spinto dalla scogliera e poi successivamente morto annegato, dopo aver urtato con la testa sugli scogli.

Con lui anche Gesumino Aversa, 75enne che, al contrario dell'amico, è riuscito a rimanere in vita sino al raggiungimento della riva. Subito trovati i responsabili del reato: due ragazzi, uno di 17 anni e l'altro di 15, con il primo inizialmente accusato di omicidio volontario, ed il secondo di omesso soccorso (sarà giudicato con rito abbreviato il prossimo 28 gennaio 2018).

Nessun movente per il ragazzo, che pare aver provocato la morte del pensionato per via di un suo gesto "scriteriato" ma, come pronunciato dal difensore del giovane (Giuseppe Sardano), il ragazzo pare avesse 'solamente' invitato l'anziano uomo a fare un bagno "un pò più fresco" del solito. La cronaca racconta invece che l'anziano è morto, ed il colpevole non sconterà nemmeno un giorno di carcere, almeno per adesso.

La possibilità concessa

Il giovane dovrà infatti sottoporsi ad un programma rieducativo giornaliero: la mattina dovrà svolgere volontariato in un centro per anziani, passando poi ad alcune seduto di sostegno e ad attività motorie varie. Nelle ore serali invece, spazio all'istruzione ed al lavoro presso un'azienda alberghiera, il tutto per una durata di tre anni.

Al termine del periodo concordato, al ragazzo verrà estinto il reato (quindi pena cancellata), se avrà mostrato di aver svolto al meglio il percorso di rieducazione intrapreso. In caso contrario, per lui questa volta si apriranno le porte del carcere, visto che verrà sottoposto ad un processo per omicidio preterintenzionale.

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