Gli alieni esistono, ma il fatto che siano intrappolati nel ghiaccio, non li rende noti. Ebbene, quest'ultimo, non è il pensiero di qualche complottista poco conosciuto, bensì quello di un responsabile della NASA, Alan Stern, estremamente convinto che gli extraterrestri siano una realtà impossibile da ignorare.

Il pensiero di Alan Stern sull'esistenza degli alieni

Alan Stern, attualmente, si occupa della missione spaziale New Horizons ed è conosciuto per essere uno dei primi astronomi ad aver portato una sonda su Plutone, al fine di studiare le caratteristiche del pianeta.

E' proprio quest'uomo ad aver ipotizzato la teoria dell'esistenza degli alieni, i quali non riuscirebbero a osservare ciò che li circonda a causa del ghiaccio che ricopre i pianeti satelliti sotto i quali sono rinchiusi.

Alan avrebbe spiegato questo suo pensiero ad un meeting molto importante dell'American Astronomy society Division for Planetary Sciences.

Effettivamente, è da moltissimo tempo che i ricercatori della NASA sono convinti dell'esistenza di alieni, eppure nasce spontanea la domanda riguardante il motivo della mancanza di contatto o di segnali verso l'umanità. Però nessuno aveva mai ipotizzato che la vita di queste forme extraterrestre si svolgesse al di sotto della crosta ghiacciata di qualche pianeta.

Questo potrebbe essere un motivo plausibile per il quale non è giunto nessun contatto tra l'umanità e gli extraterrestri.

Perché Stern ha formulato la sua ipotesi?

Alan Stern ha iniziato a formulare la sua ipotesi a partire da un'osservazione che accumuna tantissimi pianeti, ovvero gli oceani subsuperficiali.

Lo studioso della NASA ha posto la sua osservazione su alcuni pianeti satelliti quali, la luna di Giove Europa e la luna di Saturno Encelado.

In entrambi questi pianeti sarebbero stati osservati dei geyser che fuoriescono dalla crosta ghiacciata con molte crepe. Questi fenomeni e le stesse crepe, secondo Stern, sarebbero le prove che gli extraterrestri stiano cercando di distruggere il ghiaccio che li ricopre per osservare il mondo esterno.

L'ipotesi di Stern, ad una prima lettura, sembrerebbe molto fantasiosa e difficile da credere.

Eppure il suo studio darebbe finalmente una risposta al misterioso paradosso di Fermi, una sorta di valutazione della probabilità di entrare in contatto con forme di vita extraterrestre intelligente, data la vastità dell'universo e tutti i suoi pianeti.

L'esperto della Nasa, infatti, sarebbe stato in grado di verificare un'interessante relazione tra la moltitudine di mondi ghiacciati nell'universo e l'assenza più totale di segnali da parte di alieni.