Le feste di Natale portano con sè anche molti guai, purtroppo, e questa volta è toccata al famoso produttore cinematografico ed ex presidente della fiorentina Vittorio Cecchi Gori. Cecchi Gori è giunto al policlinico Gemelli di Roma e adesso si trova in rianimazione in prognosi riservata. Secondo le prime notizie, il tutto sarebbe causato da un'ischemia cerebrale che ha portato, conseguentemente, anche problemi cardiaci. La famiglia è ora in viaggio da Miami per raggiungere Roma e chiede il rispetto della privacy per proteggere le informazioni sulle condizioni di salute.

La vita travagliata di Cecchi Gori

Cecchi Gori è ormai conosciuto per la sua sfavillante carriere nel mondo della cinematografia e, non a caso, era riapparso in tv recentemente per alcune interviste sul caso Weinstein, il produttore americano travolto da un uragano mediatico e non solo per lo scandalo delle molestie sessuali messe in atto contro giovani aspiranti attrici. Ciò che Cecchi Gori ha fatto non è stato altro che confermare le voci che stavano girando da tempo, affermando che Weinstein non è altro che un avventuriero, qualità che può aiutare nel mondo del cinema, ma non nella vita personale. Durante queste interviste, il produttore cinematografico era apparso molto fisicamente, trasformato, appesantito e gonfio in volto.

nonostante ciò non aveva perso la voglia di guardare al futuro, quasi dimenticando tutte le brutte vicende che hanno colpito la sua vita privata. Queste comprendono gli arresti, il matrimonio fallito insieme ai suoi affari e la bancarotta della sua società. Nel 2001, Cecchi Gori, infatti, è stato indagato per riciclaggio, ma anche per possesso di droga.

Infatti, le forze dell'ordine, a seguito di una perquisizione, trovarono 4 grammi di cocaina nella sua casa. Checchi Gori ha risposto recentemente ad una domanda sul caso, dicendo che ormai non se ne dovrebbe più parlare, dato che è passato tanto tempo.

Dopo il fallimento della Fiorentina, squadra di cui era il patron, Cecchi Gori troncò i rapporti con la squadra affermando semplicemente che il calcio non gli interessava più e che preferiva il cinema.

Nel grande schermo, infatti, avrebbe poi investito milioni di euro, tentando anche di trasformare la televisione in una sorta di cinema a pagamento. Un ragionamento ben sintetizzato dallo stesso Checchi Gori: 'Io volevo fare la televisione a pagamento. Dove la gente paga il biglietto per vedere uno spettacolo, come al cinema. E quella televisione avrebbe fatto bene anche al cinema'.