E' accaduto già due giorni fa perchè è dal 13 novembre che al liceo Socrate di Roma, non si parla d'altro: è stata inviata una lettera minatoria alla preside Milena Nari dove c'è scritto in dialetto romano 'Datte e mori' cioè 'Vattene e muori'.
Gli studenti in rivolta minacciano la preside
Qualcuno sperava che fosse semplicemente una scena di un film, ma a quanto pare è successo davvero. Gli studenti sono arrivati a minacciare la loro preside. Dove è accaduto il fatto? A Roma, zona Garbatella, presso il liceo Socrate, di indirizzo scientifico e classico.
Da due giorni, scrive 'Il Corriere della Sera', non si parla di altri argomenti. Ancora non sono stati trovati i responsabili che si sono permessi di scrivere tale messaggio, ma si conosce bene cosa c'è scritto: 'Datte e mori' in dialetto romano, ovvero 'Vattene e muori'. Il foglio indirizzato alla preside Milena Nari è stato compilato con lettere ritagliate da un giornale. Ma perchè gli studenti o chiunque sia stato ha compiuto questo gesto? A quanto pare era presente già da tempo un malcontento dovuto ad un sovraffollamento della scuola che sembra proprio non piacere agli alunni. Come precisa 'La Repubblica', le iscrizioni sono aumentate di 300 persone rispetto all'anno scorso. Questo comporterebbe un problema per gli studenti, che si lamentano da tempo per mancanza di spazio.
Il punto è: c'è davvero bisogno di arrivare a compiere gesti simili minacciando la preside? Il Socrate aveva già fatto parlare di sè perchè dal 2 novembre è stato occupato per circa una settimana ma c'è da dire che episodi contro la preside erano già comparsi da maggio dell'anno scorso e soprattutto erano apparse scritte contro Milena Nari già sulle porte. Era anche stata precedentemente realizzata una scritta offensiva e minatoria su un muro vicino alla scuola, precisamente, come scrive 'La Repubblica', in via Padre Reginaldo Giuliani 15. Chi ha scritto il foglio? Non si sa ma, come scrive 'Tg Com 24', una studentessa dichiara: 'Può essere stato chiunque, uno studente, un professore o anche lei stessa'.
Rimane il fatto che l'episodio è molto grave.
La reazione della preside
Ma come ha reagito Milena Nari? Le sue parole precise sono state riportate da diversi quotidiani, tra cui 'Il Corriere della Sera': 'Vediamo di arrivare vivi a giugno', sostiene la preside, aggiungendo poco dopo: 'Chiederò il trasferimento ma sono contenta del lavoro fatto finora e se tornassi indietro non cambierei nulla'. E poi: 'Io penso solo al bene dei ragazzi, vorrei che venissero lasciati fuori da questa storia'. Addirittura Milena Nari ha dichiarato che è finita anche al pronto soccorso ma sottolinea: 'Non chiedetemi altro, non voglio espormi ulteriormente'. La reazione della donna è spiegata attraverso altre sue dichiarazioni, riportate da 'Tg Com 24': 'Le scritte contro di me erano comparse già a maggio, sia sulle porte che all’esterno della scuola.
Io la leggo come una cosa che fa male ma non uccide'. Cosa ha intenzione di fare ora la preside? Il foglio minatorio è nelle mani degli inquirenti e lei sostiene che si trasferirà ma è soddisfatta del lavoro che ha svolto in questi tre anni. Il gesto rimane molto grave ed è evidente che da un'occupazione, si è andati a finire un po' troppo oltre.