Ci troviamo a Venezia, dove alcuni dipendenti di una azienda per il trasporto ed il trattamento dei rifiuti si sono ritrovati di fronte ad una scena tanto raccapricciante quanto triste: durante il loro turno di lavoro, i due uomini "vagavano" lungo le strade della città per recuperare quel che restava dei rifiuti, ritrovandosi dunque a dovere inserire i sacchi e le buste dell'immondizia all'interno di un macchinario che apre automaticamente i sacchetti per analizzarne il contenuto. Tra i vari sacchetti, uno solo è saltato subito alla loro attenzione, poiché al suo interno vi era adagiato quel che sembrava essere il corpicino di un neonato ormai senza vita.

Subito è partita la chiamata ai Carabinieri del luogo che sono accorsi rapidamente sul luogo con gli uomini della scientifica. Il corpo, ormai in evidente stato di decomposizione, è stato trasportato rapidamente laddove una equipe di medici potrà analizzarlo per capire se la morte del neonato è avvenuta prima o dopo esser stato gettato via.

Partono le indagini delle forze dell'ordine

Il corpo del neonato risultava essere in uno stato di decomposizione avanzato e con il cordone ombelicale ancora attaccato, però non è stato possibile per gli uomini della scientifica risalire alle origini del bambino. Vengono però avviate le indagini e viene lanciato un appello non solo dalle forze dell'ordine, ma anche dal sindaco stesso di Musile, Silvia Susanna, che si è mostrata non poco sconvolta e disgustata per quanto accaduto.

"Non sappiamo da dove provenga il povero neonato, ma di certo si tratta di un avvenimento che dovrà far riflettere e non poco molti cittadini." queste sono le parole del sindaco che esorta comunque chiunque abbia visto o sentito qualcosa durante i giorni precedenti al ritrovamento del corpicino di chiamare subito il centododici per esporre eventuali dettagli, anche in maniera anonima.

L'intento è quello di risalire alla madre del neonato e di capirne le motivazioni che l'hanno spinta a compiere un gesto così estremo e raccapricciante, soprattutto per portare alla luce eventuali realtà che non sono ancora note a chi di competenza. Si tratta di un avvenimento che di certo non è fuori dalla normalità, poiché al mondo vi sono tantissimi casi come questo che magari nascondono verità tristi alle proprie spalle.

Gesti che dovrebbero far riflettere chiunque, soprattutto in tempi come questi in cui vi sono agenzie addette al mantenimento dei bambini che, per un motivo o per un altro, sono rifiutati dalla propria famiglia.