Nuova minaccia da parte dei sostenitori dell'autoproclamato Stato Islamico. Secondo quanto riporta l'Huffington Post, i simpatizzanti del gruppo islamista radicale hanno minacciato nuovi attacchi terroristici contro l'Occidente, questa volta contro gli USA e più precisamente contro New York. Più specificatamente, nel web è stata diffusa un'immagine di propaganda che raffigura Babbo Natale a Times Square vicino a una scatola di dinamite, il tutto accompagnato dalla scritta "Ci vediamo a New York a Natale, presto", scritta che rappresenta un'evidente minaccia.

Le minacce di Natale e l'allerta in tutta Europa

La minaccia dell'ISIS al Natale non è certamente nuova e da diverso tempo i sostenitori dell'autoproclamato Califfato sostengono la necessità di compiere attacchi terroristici durante il giorno di Natale, una giornata evidentemente simbolica a causa della sua connotazione religiosa. Su ciò, c'è da dire che tutta l'Europa potrebbe essere nel mirino e difatti, come riportato nello stesso articolo dell'Huffington Post, in diversi paesi europei sono aumentate le misure di sicurezza. Tali misure di sicurezza sono diventate particolarmente forti in Germania, paese già interessato dall'attacco terroristico contro un mercatino di Natale avvenuto nel 2016.

Gli attacchi dell'ISIS agli USA

Da diverso tempo, gli Stati Uniti D'America sono diventati un obiettivo sempre più importante per i miliziani dell'autoproclamato Stato Islamico. Difatti, vi sono sempre più spesso messaggi e video di propaganda che esortano i 'foreign fighters' a colpire negli USA, nel tentativo di indebolire la più grande potenza militare e politica del mondo occidentale.

Tale presa di posizione sempre più radicale deve essere vista come una risposta al sempre più forte impegno del governo di Trump nella lotta all'ISIS in Siria e in Iraq, sia in modo diretto che indirettamente con il decisivo sostegno dato ai gruppi curdi o altri impegnati nella coalizione anti-ISIS.

Inoltre, c'è da dire che il continuo ricorso a una maggiore estremizzazione della 'strategia del terrore' rientra nel tentativo dei vertici del Califfato di reagire alle sempre più pesanti sconfitte subite in Siria e in Iraq e all'ormai quasi totale estinzione dello stesso autoproclamato Stato Islamico, il quale ha recentemente perso buona parte del suo territorio e le sue più importanti roccaforti.