Ancora casi di problemi nei prodotti al supermercato. Sono stati ritirati ben 95 prodotti alimentari. Nelle scorse settimane c'erano stati problemi con il botulismo per un salentino dopo aver mangiato le "cime di rapa". Il Ministero della Salute dispose l'immediato ritiro di tutti i lotti del prodotto alimentare made in Salento e commercializzato con il marchio "gusto del Salento".
Successivamente ci furono dei problemi anche per la farina di mais prodotta in provincia di Mantova, che avrebbe contenuto fumosine. In provincia di Vicenza, invece, era prodotta la fesa di tacchino ritirata per la presenza del batterio patogeno listeria monocytogenes.
Si tratta di un germe che può avere degli effetti gravi sull'uomo: i rischi sono setticemia e meningite.
Un paio di settimane addietro, sempre in Italia, erano stati ritirati diversi altri prodotti. Il salame piccante, prodotto in provincia di Perugia, conteneva salmonella. Così come erano stati ritirati anche dei prodotti marini a causa della presenza di biotossine marine liposolubili. Questa presenza è stata rilevata oltre i limiti previsti dalla normativa vigente, a seguito di campionamento eseguito nelle zone di allevamento dei molluschi. Adesso i problemi alimentari sono sul pesce ma non si tratta di problemi che riguardano soltanto l'Italia, bensì tutto il continente europeo.
Ritirato il pesce contaminato
Le segnalazioni dal sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi sono state 95, di cui 7 quelle inviate al Ministero della Salute italiano. L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende due casi: mercurio in pesce spada refrigerato dalla Spagna, mercurio in tranci di verdesca senza pelle e congelati dalla Spagna.
Alle frontiere inoltre sono stati respinti dei prodotti con contenuto di piombo troppo alto. Si tratta di latte di pecora destinato a produrre formaggio e di noccioline provenienti dalla Georgia e dall'Azerbaigian.
Insomma, altri casi di problemi alimentari si sono verificati in Italia e stavolta (nel caso del pesce) è tutta l'Europa ad essere colpita, poichè i 95 lotti erano stati distribuiti in tutto il Vecchio Continente.
L'attenzione del Ministero della Salute è sempre molto alta ma è bene non fare allarmismo: è bene restare informati anche perchè per evitare qualsiasi tipo di problema occorre sempre avere l'informazione giusta.