Dal Messico giunge una stupefacente notizia di cronaca: protagonista una giovane donna della Colombia, insegnante, accusata di avere scambiato foto intime con i suoi scolari per convincerli a far sesso. Dietro ad una personalità apparentemente dolce, Yokasta (nome della condannata) ha dimostrato di nutrire voglie e perversioni inaspettate, in cambio di promozioni scolastiche con ragazzi studenti del suo corso d'insegnamento.

La fase di 'reclutamento delle prede'

Da quanto emerso dalle notizie, l'insegnante era solita trovare gli studenti più carini fisicamente per avviare le 'trattative' di approccio, prima tramite cellulare, con l'intento apparente di voler dare loro una mano con gli studi e le interrogazioni scolastiche.

Una volta accaparrato il numero di telefono, la professoressa era solita mandare messaggi provocanti, spesso contenenti foto e video personali, molte volte in atteggiamenti provocatori. Il tutto tramite WhatsApp, la nota applicazione usata dalla donna per convincere e 'rimorchiare' ragazzi di 16 e 17 anni, ai quali chiedeva di soddisfare i suoi desideri sessuali: in caso di risposta negativa, la donna pare minacciasse gli alunni di bocciarli, o di metterli in cattiva luce con il resto degli insegnanti della scuola. Conversazioni fra studenti e professoressa che sono durate per circa 4 mesi (ovvero tra gennaio e aprile del 2016) prima che la notizia fosse diffusa su social e media, che hanno espresso il proprio disgusto neri riguardi della professoressa.

La condanna

Comportamento riprovevole della donna scoperto dal papà di uno degli alunni adocchiati dalla professoressa: dopo aver controllato il cellulare del figlio, il padre si è accordo della chat piccante intrapresa dal proprio caro con l'insegnate, decidendo cosi di denunciare il tutto alle forze dell'ordine che ,ai danni della donna, hanno aperto un'inchiesta conclusa con la condanna a 40 anni di carcere e la conseguente separazione dal marito.

A caso denunciato, anche altri studenti hanno rivelato delle minacce ricevute su WhatsApp: "Se non avessimo accettato rapporti sessuali con Yokasta lei ci avrebbe bocciato". Questa l'affermazione comune agli studenti, che hanno cosi confermato la scoperta del padre e dato consistenza alla condanna ( di 40 anni) imputata a Yokasta, che adesso avrà tempo in carcere per meditare su quando successo nella sua vita.

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