Un fulmine a ciel sereno nel mondo dello sci, un ambiente storicamente tranquillo e lontano dai grandi scandali. La Federazione austriaca è stata travolta dalla bufera mediatica sollevata da un'intervista di Nicola Werdenigg apparsa sul quotidiano 'Standard'. L'ex campionessa ha sostenuto che avrebbe ricevuto pesanti molestie a sfondo sessuale da parte di compagni, allenatori e membri interni dello staff tecnico. E non sarebbe l'unica, insieme a lei molte delle allora ragazzine appena sedicenni avrebbero subito violenze.
Le accuse di Nicola Werdenigg
Per i più giovani potrebbe essere un nome poco conosciuto, ma chi segue lo sci da più anni si ricorderà certamente di questa atleta austriaca. Debuttò in Coppa del mondo di sci nel gennaio 1973 a Innsbruck per poi terminare la carriera nel 1981, miglior piazzamento nel 1976 classificandosi terza nella classifica generale di specialità nella discesa libera. Werdenigg dalle pagine del giornale dichiara che in quegli anni sono stati compiuti molti atti di violenza sessuale nei confronti delle ragazze che molto giovani si apprestavano a entrare nel circo bianco dello sci. Molti erano coinvolti, gli allenatori, membri dello staff e anche i suoi compagni più grandi. Lei con gli occhi di una teenager vedeva questi comportamenti strani per poi rimanerne lei stessa vittima.
Molte ragazze sue coetanee, a suo dire, divennero bulimiche proprio per quelle violenze ripetute a cui non sapevano far fronte. La carriera della ormai signora di 56 anni terminò, come dichiara, proprio per quelle azioni raccapriccianti portate avanti dai tanti uomini più grandi di lei e delle sue compagne.
'Tutti sapevano'
L'ex discesista ha aperto forse uno di quei cassetti della memoria rimasti chiusi per troppo tempo. Un fiume in piena di dichiarazioni a tratti scioccanti come quando riporta: 'Hanno registrato il primo coito di una compagna di squadra con una telecamera nascosta. E poi hanno mostrato il video a tutta la squadra.
Per lei fu un dramma terribile. Si ritirò. Non ha sciato mai più. A lui non è successo niente'.
Oggi Nicole è vedova, madre di tre figli e dopo molti anni forse è riuscita ad elaborare le varie viceissitudini provate in quel periodo cupo della sua vita. La lunga intervista, di cui abbiamo riportato gli stralci più importanti, si conclude con una speranza. Ora Nicole si sente in dovere di denunciare tutto ciò che ha subito per impedire che capiti ancora e lancia un monito alle proprie ex compagne di squadre, quello di farsi forza e parlare per portare questi fatti terribili alla luce del sole.